Le scoperte nel cantiere della Casa di Leda a Pompei: affreschi e due nuove domus

POMPEI. Le opere di scavo e restauro sono complementari in archeologia e portano frequentemente ad interessanti scoperte, come è avvenuto per la Casa di Leda e il Cigno, dove sono in corso iniziative per proteggere gli apparati decorativi ed allestire un sistema di coperture di protezione.

Il completamento dello scavo del 2018 che portò alla luce l’affresco di Leda e il cigno sta procedendo sul margine tra la città scavata e città non scavata, mettendo in luce altri vani di due nuove domus poste rispettivamente a nord e sud. Si sta così definendo la planimetria complessiva dell’area dove sono stati rinvenuti affreschi di particolare pregio, probabilmente realizzati dalla medesima bottega artigiana.

La Casa di Leda presenta ai lati dell’ingresso due cubicoli, uno dei quali ospita il quadro raffigurante Leda e il Cigno. Altre stanze sono formate dal tablinio, un corridoio d’ingresso ai quartieri servili e un piccolo vano quadrangolare. Tutte le stanze sono collegate all’atrio. Gli affreschi sono di IV stile.

L’atrio è dotato di pannelli rossi e gialli con finte architetture, al centro ci sono quadretti mitologici (uno con Narciso noto già dal 2018) mentre il tablinio e i cubicoli sono a fondo bianco con uccelli, scorci con alberi e paesaggi marini. Ai lati figurano talvolta animali fantastici. Il cubicolo a nord delle fauces mostra dei tondi con ritratti di volti femminili. Le pareti del corridoio sono decorate con finti marmi.

La domus settentrionale è al momento composta da sei ambienti, quasi tutti collegati con l’atrio, posto a nord. Nella zona di transito fra l’ala meridionale e l’atrio è stato rinvenuto un gruppo di statuine in terracotta. La stessa ala conserva la maggior parte delle decorazioni in IV stile, delle quali sono visibili i registri mediano e superiore. Le pinakes raffigurano nature morte e quadretti a soggetto lacustre. Gli ambienti limitrofi sono invece caratterizzati da piani pavimentali più alti rispetto alla Casa di Leda.

Attualmente le operazioni di scavo riguardano invece la domus meridionale, che comprende le fauces, uno dei cubicoli laterali e parte dell’atrio, provvisto di una scala di cui è restato solo il tracciato. Vicino ad esso è visibile un larario con mensola in marmo. Tra le decorazioni in IV stile che rivestono le pareti di fondo spicca il quadro mitologico raffigurante Frisso ed Elle in fuga sull’ariete del Vello d’Oro.

Un mito, il loro, che raffigura il viaggio verso la salvezza per due eccezionali migranti, in quanto figli di una dea, data la pericolosità del viaggio e la speranza di salvezza che invade il loro animo durante la fuga. Le operazioni di scavo ora mirano a restituire l’intero quadro planimetrico della casa di Leda e i dati per definire il profilo abitativo delle due domus a nord e a sud. Al contempo si stanno eliminando i residui vulcanici dalle superfici affrescate per poi passare alla fase del restauro pittorico.

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Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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