A convegno su conoscenza, scavo, restauro e fruizione del tempio di Iside a Pompei
POMPEI. Il culto di Iside era molto diffuso a Pompei, sia nel tempio edificato a monte dell’area dei Teatri che nelle domus, in cui aveva posto (tra lari e penati) nel culto esoterico del ciclo vita-morte della natura, spesso avvicinato (o confuso) a quello greco-romano di Afrodite e/o di Dionisio.
Pezzi di ceramica bruciati nella pratica rituale della frantumazione degli oggetti di voto alla divinità sono stati rinvenuti nel cantiere di scavo insieme a resti di pasti sacri, formati da coppette ricolme di salse di polpa di fico e cibi cotti, che alle analisi scientifiche di laboratorio sono risultati essere composti da elementi vegetali, arbusti resinosi, pinoli, noci e pigne.
Un interessante workshop dal titolo “Tempio di Iside a Pompei. Conoscenza, scavo, restauro e fruizione” si è tenuto mercoledì 11 ottobre 2023 presso l’Auditorium degli Scavi di Pompei con contributi del direttore Gabriel Zuchtrieghel e di alcuni funzionari del Parco archeologico di Pompei che hanno illustrato gli approfondimenti e le nuove conoscenze ricavate nelle ricognizioni successive alla scoperta del 1764 del tempio di Iside.
La professoressa Renata Picone, direttrice della Scuola di Specializzazione Bap di Napoli, è intervenuta sulla tematica: “Il Tempio di Iside a Pompei. Dalla storia dei restauri alle attuali problematiche conservative” mettendo in evidenza l’attualità delle problematiche di restauro e conservazione nel rapporto tra l’architetto Francesco La Vega che pianificò l’intervento di restauro dell’edificio sacro e la messa in sicurezza delle pitture che Carlo di Borbone fece staccare dalle pareti del Tempio per esporli nella Reggia.
Tra gli interventi, è risultato estremamente interessante un focus speciale dedicato a “Il fascino dell’Egitto nel mondo greco-romano” del direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, che ha messo in parallelo l’Egitto descritto da Erodoto (che forse non l’aveva mai visitato) che ha influenzato fino ai nostri giorni l’immaginario occidentale e quello più reale e veritiero, per quanto possa valere un parallelo dl genere basato sulle notizie scientifiche e le fonti storiche e archeologiche disponibili ai nostri giorni.
