Antiquarium di Pompei: il concept del nuovo allestimento raccontato dai progettisti
POMPEI. La collezione antica del Parco Archeologico di Pompei ha trovato una dimora definitiva grazie ad un nuovo allestimento permanente realizzato appositamente nell’Antiquarium, che sorge parte nord-occidentale dell’area archeologica.
Il percorso espositivo appena realizzato (2021) porta la firma di Cor Arquitectos & Flavia Chiavaroli ed è caratterizzato da una forte luminosità, che riporta all’atmosfera dell’Antiquarium pensato da Amedeo Maiuri.
Inoltre, grazie al recupero spaziale delle gallerie originali e al restauro delle vetrine espositive degli anni Cinquanta del secolo scorso, di cui si ripropone anche una rivisitazione, crea un’ambientazione d’altri tempi.
Anche le vetrine, le basi per la statuaria, le grandi vetro-camere seguono lo stesso concept di immediatezza e lucentezza, presentandosi come elementi sobri realizzati in pietra lavica e vetro ed immersi negli spazi luminosi.
La salita che permette di accedere ai nuovi ingressi dell’Antiquarium è segnalata da un grande portale realizzato in pietra lavica con un “lettering”, che propone la parola “ANTIQUARIUM”, come un’insegna anni Cinquanta.
«Immaginiamo questo portale – hanno spiegato i progettisti – come il prototipo di molti altri elementi che potranno in futuro segnalare il percorso espositivo a cielo aperto, evidenziando luoghi strategici del Parco».
«L’infrastruttura, infatti – aggiungono – sarà dotata di un sistema segnalato da un logotipo personalizzato su ogni postazione futura che permetterà l’accesso a dati informativi relativi al luogo che il visitatore sta percorrendo».
Il pubblico, quindi, ha accesso agli spazi interni riorganizzati per accogliere una nuova sequenza espositiva, lungo il percorso che narra la storia di Pompei dalle origini fino all’eruzione che decretò la sua fine, ma anche la sua immortalità, grazie al lavoro di riscoperta che da decenni continua a stupire ricercatori e visitatori.
La sequenza di 11 sale espositive suddivise nelle sezioni Prima di Roma, Roma vs Pompei, Pompeis difficile est, Tota Italia, A fundamentis reficere, L’ultimo giorno, ricostruisce la storia della città, in un circuito espositivo che racconta al pubblico i ritrovamenti, da quelli più antichi fino a quelli più recenti.
L’Antiquarium ha avuto alcune fasi di vita piuttosto travagliate, ma l’edificio storico fu realizzato da Giuseppe Fiorelli tra il 1873 e il 1874 negli spazi sottostanti la terrazza del Tempio di Venere, con affaccio su Porta Marina.
Nel 1926 venne ampliato da Amedeo Maiuri, che aggiunse grandi mappe con gli sviluppi aggiornati degli scavi dal 1748 in poi e inserì nuovi reperti provenienti da Boscoreale e da via dell’Abbondanza. Inoltre impostò un percorso che guidava il visitatore nella storia di Pompei dalle origini fino all’eruzione.
L’edificio fu poi gravemente danneggiato dalle bombe della II Guerra Mondiale nel settembre 1943 ma, grazie all’intervento di restauro del Maiuri, nel giugno 1948 riaprì alla fruizione dei visitatori in occasione della celebrazione del secondo centenario degli Scavi di Pompei.
Nuovamente danneggiato dal terremoto del 1980, da allora era rimasto chiuso al pubblico. Ristrutturato nel 2010, ma mai inaugurato, nel 2016 la Soprintendenza offrì al pubblico un edificio integrato con una più completa offerta di conoscenza multimediale e museale. Nel 2021, infine, il nuovo allestimento, totalmente museale, che promette di catturare in maniera straordinaria, con reperti eccezionali, l’interesse dei visitatori.