Pompei, murales di Bartolo Longo su Palazzo De Fusco: critiche dall’opposizione

POMPEI. Un recente post sui social di Domenico di Casola (consigliere comunale del Partito Democratico di Pompei) e un comunicato stampa del direttivo di Italia Viva criticano, con diverse argomentazioni, la decisione dell’amministrazione comunale di aver consentito l’esecuzione di un “murales” (che ritrae il Beato Bartolo Longo, ndr) su una parete esterna di Palazzo de Fusco per lo Street Art Festival (che si è concluso il 2 luglio scorso).

Parliamo del palazzo storico più importante di Pompei. Probabilmente anche l’unico che assume una valenza emblematica della raggiunta autonomia cittadina.

«Si tratta di uno sfregio alla cultura, al rispetto delle regole, una offesa alla Città…» argomenta Di Casola, che spiega che una volta utilizzate le pareti anonime per i dipinti murali di arte contemporanea «si sta intervenendo illegalmente su quelle di un palazzo storico, nell’unico scopo di giustificare lo sperpero di denaro pubblico con lo Street Art Festival». Probabilmente non si tratta neanche di legalità o meno, ma di buon gusto e di rispetto del patrimonio monumentale pubblico.

Di Casola utilizza un brano di una lettera di partecipazione della ministra del Turismo, pervenuto in piena conferenza stampa dell’iniziativa di promozione del turismo locale alla terza edizione: «La Street Art ha assunto un ruolo di rilievo nella società moderna, trasformando pareti anonime in vere e proprie opere d’arte, può quindi aggiungere a Pompei – destinazione già popolare grazie al suo patrimonio archeologico unico – un elemento contemporaneo e moderno all’esperienza dei visitatori».

«Palazzo de Fusco è un palazzo anonimo?» commenta Di Casola, che lancia frecce avvelenate nei confronti dell’inizia artistica argomentando: «Imparate la storia, studiate, imparate il rispetto delle regole e, dopo, vi proponete come organizzatori di eventi culturali, atteso che, oggi, il vostro costituisce un attentato alla cultura e alla storia di Pompei».

Di pari durezza la reazione di Italia Viva espressa in un comunicato del direttivo cittadino, che recita testualmente: «Assistiamo con sgomento all’imbrattamento di una delle facciate di Palazzo De Fusco, simbolo della nostra storia e sede istituzionale dell’Ente, nonché unico immobile di proprietà comunale ad avere una valenza soggetta a tutela».

«Resta  inteso – precisa il comunicato – nulla contro il nostro Beato che  ci auguriamo diventi presto Santo, ma l’importanza dell’uomo meritava piuttosto un luogo diverso, più idoneo, più visibile e più consono alle sue tradizioni di cattolico e fondatore di Pompei».

Da parte nostra ci corre il dovere di testimoniare che sono state registrate reazioni negative anche nella società civile riguardo alle iniziative che non sono state condivise. Non è stato, per esempio, gradito il taglio di due alberi all’ingresso della Fonte Salutare perché  avevano più di un secolo di vita. Inoltre, alcune famiglie si sono lamentate per la musica “aggressiva” di una band che si è esibita in via Lepanto.

Bisogna considerare, a riguardo, che, a parte gli affari, bisogna pensare anche alla tranquillità delle famiglie pompeiane, specie quelle con presenza di soggetti fragili. È sempre necessario tenere sotto controllo gli eventi per evitare che da feste popolari si trasformino in caos autorizzati. Inoltre registriamo la dichiarazione dell’assessore Mazzetti che ha assicurato la presenza di tutte le autorizzazioni e le certificazioni previste per legge.

Per concludere, abbiamo riscontrato pubblici apprezzamenti sulla rassegna cinematografica. L’intuizione di trasformare temporaneamente il Museo d’Impresa in sala cinematografica (che farebbe tanto bene nel periodo estivo) è stata oggettivamente apprezzata da tanti.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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