Pompei, le modifiche al Progetto Eav al centro del dibattito politico

POMPEI. L’amministrazione comunale di Pompei non ha rilasciato finora comunicazioni ufficiali sulla variante che si vorrebbe apportare al progetto Eav. Risale al 13 maggio 2022 la nota del dirigente Utc del Comune di Pompei in cui si prospettava una variante tecnica per superare vertenze con proprietari di immobili e imprese, evitando ritardi sui tempi di consegna dei lavori.

Per questo motivo è presumibile che partirà presto una pubblica denuncia da parte di quanti contestano la fase attuale di prosecuzione (anche se lenta) della trasformazione urbanistica di Pompei, senza l’approvazione di un progetto condiviso e fuori da ogni regola sociale e di comunicazione.

L’iniziativa, già avviata in cantiere, prevede la creazione di un circuito viario dotato di sottopassi e parcheggi, collegato all’eliminazione di 4 passaggi a livello della Circumvesuviana, lungo la tratta ferroviaria Torre Annunziata-Poggiomarino.

Il deragliamento di un treno della medesima linea ferroviaria di questi giorni ha portato l’opinione pubblica a richiedere il commissariamento della direzione della società, mentre i pompeiani hanno commentato “In che mani siamo finiti”, maledicendo il giorno in cui si  sono “imbattuti” nell’iniziativa sfortunata.

In pari tempo alcuni professionisti dell’edilizia hanno additato ai residenti il percorso delle zanelle inserite (o meno) a margine delle proprietà private, lungo le vie Crapolla prima e seconda, allo scopo di argomentare che le decisioni sugli espropri sarebbero state decise prima dell’apertura del cantiere e la lettera del dirigente sarebbe una farsa.

Considerazione che ha accresciuto lo stato d’ansia delle famiglie, disinformate (fuori da circuiti clientelari) su eventuali decisioni prese e non comunicate.

La nota del dirigente prevede il senso unico in via Fucci e via Crapolla seconda. Inoltre prevede la soppressione di due collegamenti sud-nord previsti dal progetto (tra via Giuseppe Fucci e la zona che a nord si collega a via Arpaia e il tronco numero 3 verso nord, in prossimità dell’incrocio tra via Fucci e via Crapolla II).

Ora, l’orientamento di alcuni consiglieri comunali di minoranza è per il dibattito aperto e la votazione responsabile della variante in assise comunale. Per loro non si tratterebbe di un “semplice incidente di percorso”, ma di una determinazione di profilo strategico diverso della trasformazione urbanistica del territorio di Pompei.

«Finirà che ne faranno solo i sottopassi» è la battuta finale del consigliere Alberto Robetti, che si è battuto con i movimenti locali ed ora fa presente che è necessario soffermarsi sulla condivisione diretta con i pompeiani che risiedono dentro e fuori al tracciato viario oggetto d’intervento, anche per sapere come regolarsi per il futuro.

Al di là dell’orientamento della maggioranza, servirebbe il dibattito politico anche per vagliare costi e benefici di una variante che molti considerano “di progetto” e non semplicemente “tecnica” come si vorrebbe sostenere. Inoltre bisognerebbe ricalcolare il costo finale dell’opera pubblica, perché molti temono che il conto  resterà lo stesso, come per via Lepanto.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *