Pompei, Progetto Eav tra espropri e ricorsi al Tar: si va verso la revisione
POMPEI. Il dirigente dell’Ufficio tecnico (Utc) del Comune di Pompei ha chiesto al Rup una rimodulazione del progetto Eav. La nota inviata da Gianluca Fimiani (dirigente protempore del IV Settore) al rup dei lavori pubblici, Fiorentino Borrello, ne chiede la radicale revisione (o per meglio dire “riduzione”) motivata dall’esigenza di superare numerose vertenze intraprese dall’amministrazione comunale con i proprietari e le ditte private commerciali e/o artigianali siti lungo il percorso interessato dal progetto, che minacciano ricorsi al Tar.
Molte delle critiche avviate avrebbero fondamento, secondo il premuroso dirigente comunale, il quale fa presente che le dispute legali potrebbero rallentare i lavori pubblici recentemente avviati.
L’iniziativa, con un brutto sillogismo, è stata chiamata “compatibilizzazione urbana”. Riflette la necessità di eliminare 4 passaggi a livello della Circumvesuviana lungo la tratta ferroviaria Torre Annunziata-Poggiomarino.
Allo scopo di vertenze con possibili sbocchi giudiziari che potrebbero comportare fermi dei lavori, il dirigente propone la riduzione della larghezza stradale con un percorso a senso unico di via Fucci e Via Crapolla II per evitare “devastanti demolizioni”, atteso che (sempre secondo Fimiani) la loro viabilità avrebbe una valenza secondaria.
Il dirigente comunale si dice convinto che le modifiche suggerite non ridurrebbero la portata complessiva del progetto. Nello stesso tempo propone di proseguire con le altre opere, allo scopo di non fermare il cantiere, e riprendere l’attività sulle due strade da riconsiderare in un secondo momento, dopo l’eventuale revisione progettuale.
In conclusione la nota indirizzata al Rup e al sindaco di Pompei prevede (sempre allo scopo di eliminare espropri ritenuti dannosi alle possidenze immobiliari della comunità locale) l’eliminazione del collegamento tra via Giuseppe Fucci e la zona che porta a nord per collegarsi a via Arpaia oltre al tronco numero 3, che si diparte verso nord all’incrocio di via Fucci e via Crapolla II. Si tratterebbe, secondo il tecnico, di raccordi che non hanno alcuna funzionalità.
Al di là delle determinazioni del Rup, la scelta da assumere è fondamentalmente di ordine politico: su un piatto della bilancia si dovranno “pesare” i benefici collegati al progetto deliberato in consiglio comunale e, sul versante opposto, i sacrifici che la sua integrale esecuzione comporterebbe ad un numero non definito di privati soggetti relativamente ad espropri immobiliari.
Resta anche da ridefinire il costo finale dell’opera pubblica, dal momento che la proposta di Fimiani prevede una riduzione significativa del progetto deliberato.
Per concludere, resta evidente l’amara conclusione di quanti (associazioni, forze politiche, opinione pubblica e famiglie residenti) si sono battuti inutilmente per eliminare i sottopassi dal progetto originario, senza essere presi in considerazione.
Avrebbero (in caso della revisione del progetto) più di un motivo per recriminare che la politica locale, a Pompei, ha più a cuore gli affari e la valorizzazione della proprietà privata che la sicurezza delle famiglie.