Progetto Eav a Pompei, il consigliere Robetti (Fi): «Non aderente al territorio, è un fallimento»

POMPEI. «La recente nota del dirigente dell’Ufficio tecnico Fimiani ha dimostrato che il progetto dell’Ente Autonomo Volturno, su mandato della Regione Campania, rappresenta esclusivamente il frutto della fantasia dei progettisti che non si sono confrontati col territorio».

È questo il commento del consigliere comunale Alberto Robetti sulla nota del dirigente Utc del Comune di Pompei che chiede la radicale revisione (o per meglio dire “riduzione”) del progetto Eav motivata dall’esigenza di superare numerose vertenze intraprese dall’amministrazione comunale con i proprietari e le ditte private commerciali e/o artigianali siti lungo il percorso interessato dal progetto, che minacciano ricorsi al Tar.

«Siamo al cospetto di un fallimento annunciato» ha proseguito Robetti, che ha aggiunto: «Ne è responsabile la maggioranza di Carmine Lo Sapio, che evidentemente amministra Pompei con gli occhi bendati, piegandosi agli ordini di scuderia, mentre avrebbe dovuto rispettare il mandato elettorale e farsi interprete degli interessi locali, non limitandosi a sparigliare le carte fuori tempo massimo, quando, cioè, è troppo tardi per ripartire punto e d’accapo».

L’ingegnere Gianluca Fimiani, secondo Robetti, con la sua iniziativa, ha inteso avviare la revisione del progetto di “compatibilizzazione urbana” di Pompei con una variante che lo stravolge completamente, dal momento che ridisegna arterie stradali con portate limitate (ad esclusivo senso unico) vanificando il motivo principale della loro stessa progettazione, considerato che si doveva creare una rete stradale di un rinomato centro turistico e non una mulattiera di un paese di montagna.

Alla base dell’iniziativa di revisione del progetto vengono addotte difficoltà realizzative non previste nella progettazione iniziale. Si prefigurano responsabilità politiche e l’opposizione ha intenzione di presentare il conto ai cittadini.

Queste considerazioni hanno orientato la dura replica all’iniziativa di Fimiani da parte del consigliere Robetti (Forza Italia) rafforzata da pungenti argomentazioni sull’inadeguatezza del ceto politico dirigente e di quello tecnico che l’asseconda.

La summenzionata nota indirizzata al Rup di un progetto deliberato, dibattuto e cantierato, avanza una proposta di  riduzione della carreggiata di via Fucci e di via Crapolla II (limitate al senso unico) e l’eliminazione di due tronchi stradali, che da via Fucci, secondo progetto, si dipartono verso nord.

La nota citata attribuisce scarso peso all’operazione di ridimensionamento progettuale mentre enfatizza l’operazione di pacificazione sociale realizzata col “salvataggio in extremis” di pezzi di proprietà privata che altrimenti verrebbero sacrificati senza alcun  vantaggio pratico per la collettività.

Secondo Robetti si starebbe lavorando ad una svolta. Non può passere in sordina e ha assunto il compito di criticarla in ragione anche della competenza professionale.

«La nota del dirigente Fimiani – osserva Robetti – mette in evidenza che il progetto che si vorrebbe realizzare è fuori da ogni logica perché trascura il profilo reale del territorio».

«Sarebbe bastata – ha chiarito il consigliere comunale – anche una semplice passeggiata dei progettisti nell’area orientale di Pompei per rendersene conto. Invece è stata trascurata la realtà territoriale nonostante l’avevamo ripetutamente evidenziata».

«Ora – ha concluso Robetti – è evidente il fallimento di un’amministrazione che non ha saputo ascoltare e di una compagine progettuale che non si è rivelata all’altezza del compito».

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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