Turismo: l’Apabb Pompei incontra il ministro Garavaglia e partecipa alla fondazione della Fare
POMPEI. L’Apabb, l’Associazione Pompeiana Affittacamere e b&b è sempre più al centro delle istanze del turismo pompeiano e campano. Lo scorso 1° maggio ha incontrato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia presso l’Hotel Nh di Napoli in rappresentanza del settore extralberghiero, insieme ad altre 6 associazioni della ricettività campana. Al titolare del dicastero è stato sottoposto un documento relativo ad alcune criticità del sistema ricettivo locale e contenente alcune proposte di sostegno, intervento e riforma.
Mentre lo scorso aprile, dopo un anno di lavoro, l’Apabb, insieme a circa 40 associazioni che coprono l’intero territorio nazionale con oltre 60.000 posti letto, ha partecipato alla fondazione della Federazione delle Associazioni della Ricettività Extralberghiera (Fare).
L’Apabb, che nella realtà pompeiana rappresenta più della metà delle strutture extralberghiere, sfiorando i 1.000 posti letto, ha partecipato, sin dai primi incontri, in maniera attiva e propositiva alla costituzione della Fare.
Una scelta dettata da una considerazione pratica. «La pandemia – spiega infatti Roberto Sbrizzi, presidente Apabb – ci ha messo davanti ad una dura realtà. Ovvero che il settore extralberghiero, era per nulla o assai poco considerato».
«Eppure – aggiunge – l’extralberghiero assorbe il 55% dei posti letto in Italia e contribuisce in maniera così forte allo sviluppo dell’offerta turistica e di lavoro nel nostro Paese: basti pensare a tutte le attività connesse all’arrivo dei turisti ed allo sviluppo di località che prima, sprovviste di strutture alberghiere, non ricevevano alcun visitatore e non erano valorizzate».
La Federazione, libera e indipendente dalle altre sigle, agirà non solo da organo di tutela, ma anche da propulsore per questo settore ricettivo, che raccoglie contestualmente l’insieme di tutte le categorie di attività extralberghiere e le locazioni brevi/turistiche.
La Fare si prefigge di perseguire importanti obiettivi, tra cui: diffondere e promuovere la conoscenza e il riconoscimento dell’importanza e della potenzialità dell’ospitalità non alberghiera; promuovere, salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale locale, il territorio e i valori dell’ospitalità turistica familiare, nonché tutelare le sue varie espressioni (imprenditoriali e non); promuovere la legalità e il rispetto delle normative.
E ancora: garantire alle istituzioni supporto competente e collaborazione attiva nei processi di semplificazione e di omogeneizzazione della normativa nazionale e regionale; – incoraggiare l’accoglienza e un turismo inclusivo, sollecitando l’attenzione sui temi dell’accessibilità degli spazi e della fruibilità dei servizi.
Finora questo importante segmento dell’economia italiana non aveva una federazione nazionale di riferimento: con la nascita di Fare si colma finalmente questo vuoto, offrendo sia ai mezzi di comunicazione, che ai decision maker politici, una voce univoca ed autorevole aperta al confronto sulle tematiche del settore.
«L’Apabb è sempre – aggiunge ancora Sbrizzi – è stata in prima linea per le tematiche dello sviluppo e della formazione degli operatori turistici, sul suolo pompeiano ed in Campania ed anche attraverso la federazione continuerà, ed anzi rafforzerà, la sua presenza. Basti pensare che su 40 associazioni federate, ben 6 sono campane e la stessa prima presidente della Fare è campana».
«Apabb – continua il presidente dell’associazione pompeiana – si è spesa con ogni forza in questo progetto, al punto che anche la sede nazionale della federazione è a Napoli e non – come spesso avvenuto sinora per le rappresentanze istituzionali – nella capitale. E di questo, come di tutto il lavoro da fare sul territorio campano in generale e pompeiano in particolare, Apabb è particolarmente fiera».
«Dobbiamo rilanciare il settore – conclude quindi Sbrizzi – e siamo pronti a riaprire il censimento per le adesioni, per il biennio 2021-2022, per i nuovi associati, forti del sostegno che la nuova Federazione potrà darci, in termini di servizi e di rappresentanza».