Cirfood si aggiudica il servizio di ristorazione negli Scavi di Pompei

POMPEI. Scavi, c’è la svolta per il servizio ristorazione. Dopo tre anni di vane speranze, sarà la Cirfood, coop nata negli anni ’50 in Emilia, che rappresenta una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione commerciale e nei servizi di welfare, a gestire il servizio anche di caffetteria presso il Parco Archeologico di Pompei.

Questo l’atteso epilogo della ricca gara europea a procedura aperta (dal valore di 22.442.111 euro totali), che ha affidato in concessione la gestione del servizio Restaurant e Bar nell’ottocentesca Casina dell’Aquila (nella foto). La concessione sarà ripartita tra servizio turistico di bar e tavola calda, con distribuzione del cibo e delle bevande al banco.

La durata della concessione è di 84 mesi. Il criterio di aggiudicazione nel maxi-appalto che ha coinvolto, oltre al Parco Archeologico di Pompei anche il Ministero per i Beni e per le Attività Culturali (MiC), è stato quello del “miglior rapporto qualità/prezzo”.

La gara, bandita a fine 2021, è stata ora aggiudicata. La Cirfood – coop che conta circa 13 mila dipendenti, oltre 600mila euro di ricavi annui, investimenti ancora in corso pure in Olanda e in Belgio e con un patrimonio netto di 180mila euro, 7 mila soci, 1.200 cucine gestite, l’ultima  in via Principe Amedeo, angolo di Piazza Carignano a Torino – ha superato altre 4 offerte e un’impegnativa fase di selezione.

Tra i requisiti previsti dal ricco bando per la ristorazione negli Scavi, in primo luogo, figuravano infatti quelli relativi alla solidità economica e alla capacità finanziaria dei partecipanti.

La gara richiedeva un “fatturato specifico medio annuo riferito agli ultimi tre esercizi finanziari disponibili, ovverosia approvati alla data di scadenza del termine per la presentazione delle offerte, per la prestazione dei servizi presso esercizi commerciali aperti al pubblico, non inferiore ad euro 750.000”.

Le società interessate all’affare, in precedenza, avevano chiesto vari chiarimenti alla Consip. Tra questi c’era anche il totale dei ricavi per i vari servizi “market food”, “market no food”, “bar”, “tabacchi” realizzati nel 2021 dall’attuale caffetteria del Parco Archeologico.

Il totale netto è di 653.870,29 euro, con il solo servizio bar che ha realizzato incassi per 356.433,90 euro. Ai dubbi sollevati dalle partecipanti, Consip ha così risposto: “Si rappresenta che l’amministrazione ha fornito i seguenti dati indicativi: nel 2019 il totale dei visitatori era costituito in maggior parte da gruppi – circa il 65%  – e la restante parte da singoli e famiglie”.

“Nel 2020, causa pandemia la percentuale dei gruppi si è ridotta molto; per quanto concerne la nazionalità, nel 2019 circa il 40% era rappresentato da europei (francesi, inglesi, tedeschi e spagnoli per la maggior parte) e il 30% circa da extraeuropei (soprattutto cinesi coreani e americani). Nel 2020 la quasi totalità era costituita da italiani più un 35-40% di europei (soprattutto francesi, tedeschi e spagnoli)”.

Attualmente, il servizio di ristorazione è gestito in regime di proroga dalla società Autogrill. La precedente gara d’appalto, bandita nel 2019, dopo la verifica dei requisiti dichiarati in autocertificazione dai due contendenti che rimasero infine in lizza, non decretò un vincitore. Nel frattempo, agli Scavi, finora si restava in proroga. Oggi, invece, è arrivata l’aggiudicazione a Cirfood.

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

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