Nella Villa di Oplontis va in scena “Ventre nero”, per raccontare la tragica storia di Poppea
Matrona e imperatrice, donna di potere e vittima, la moglie di Nerone è la protagonista assoluta di questo spettacolo
TORRE ANNUNZIATA. Nel suggestivo scenario della Villa di Poppea, a Torre Annunziata (Napoli), la compagnia teatrale Hirondelle metterà in scena una pièce dal titolo “Ventre Nero”. Con testo e regia di Maria Porzio, lo spettacolo, in programma sabato 21 settembre 2019 (ore 21), nasce da un’idea di Catena Rosa, associazione locale che da sempre si batte contro la violenza sulle donne. Il desiderio di coniugare teatro e impegno sociale, insieme alla forte volontà di dare lustro ad una delle più belle attrazioni del territorio, ha generato l’idea per questo spettacolo: raccontare quello che, secondo alcuni, è il primo femminicidio riportato dalla storia, la cui vittima fu Poppea Sabina.
«Storica proprietaria della Villa in Oplontis, matrona e imperatrice, donna di potere e vittima, Poppea – spiegano gli organizzatori – è la protagonista di questo spettacolo. Al suo fianco Nerone, imperatore condannato dagli storici e dal tempo, oggetto di critiche, responsabile dell’evento che ha segnato vite e cuori dei romani: l’incendio di Roma.
Lo spettacolo si presenta come un flusso temporale, un viaggio, in cui ogni personaggio è una tappa verso la fine. Ottavia, prima moglie ripudiata, Agrippina, madre sacrificata, Poppea, desiderata e mai amata, Messalina, amante ingannata».
Ma non solo Poppea, al fianco dell’imperatore e non solo donne. «A completare il quadro – proseguono i promotori di “Ventre Nero” – uomini, anch’essi vittime, ingranaggi essenziali per il racconto e per la reggenza di Nerone. Consiglieri e amici fidati, filosofi e strateghi: Afranio Burro, Lucio Anneo Seneca, Tigellino. Tra loro, una donna e allegoria, colei che più fu stuprata, umiliata, sfregiata dal folle: Roma, città-donna. E grazie a Roma, guida dello spettatore e narratrice, il pubblico potrà vivere una serata suggestiva, in cui il presente guarda il passato, lo consola, lo giudica». L’evento è ad ingresso gratuito ed è stato reso possibile dal sostegno dell’Archeoclub di Torre Annunziata e dal Comune di Torre Annunziata, «in special modo – concludono gli organizzatori – grazie alla persona del sindaco Ciro Ascione».