A Pompei debutta “Golem” di Amos Gitaï per l’apertura del Theatrum Mundi
POMPEI. Sarà “Golem” di Amos Gitaï ad aprire l’ottava edizione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, il prestigioso progetto artistico del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.
L’appuntamento è fissato per venerdì 20 giugno 2025 alle ore 21.00 presso il Teatro Grande del sito archeologico, con replica sabato 21 giugno alla stessa ora. Si apre così una nuova stagione di grande teatro classico e contemporaneo, in uno dei luoghi simbolo della cultura mondiale.
Lo spettacolo, firmato dallo stesso Amos Gitaï insieme a Marie-José Sanselme, propone una riflessione potente e attualissima sul mito del Golem, la figura leggendaria della tradizione cabalistica ebraica, creatura di argilla nata per proteggere i perseguitati. Attraverso un tessuto narrativo complesso e multilingue, che unisce testi di Isaac Bashevis Singer, Joseph Roth, Léon Poliakov e Lamed Shapiro, lo spettacolo affronta i grandi temi dell’oppressione, della memoria, della resistenza e della speranza.
Con una durata di 2 ore e 15 minuti, “Golem” si presenta come una creazione scenica articolata, con dialoghi in tedesco, inglese, arabo, spagnolo, francese, ebraico, russo e yiddish, sovratitolati in italiano, offrendo un’esperienza teatrale cosmopolita e immersiva.
Sul palco una compagnia internazionale di attori e musicisti, tra cui Irène Jacob, Micha Lescot, Bahira Ablassi, Minas Qarawany e lo stesso Gitaï, affiancati da cantanti e strumentisti provenienti da differenti culture e tradizioni musicali.
Attraverso una messa in scena curata nei minimi dettagli – dalle luci di Jean Kalman alle scene firmate da Gitaï, dai costumi di Fanny Brouste alle musiche di Éric Neveux – si compone un mosaico sensoriale in cui il passato mitico si intreccia con le ferite del presente, dando voce a una pluralità di identità e di storie.
La scelta dello yiddish come lingua simbolica dello spettacolo assume un valore profondo: lingua in esilio, senza patria e senza eserciti, è qui elevata a voce dell’umanità nella sua dimensione più vulnerabile e allo stesso tempo più resistente.
“Golem” è prodotto da La Colline – Théâtre National, con il sostegno del Théâtre du Châtelet e di Cécile Trémolières, e si presenta come un atto teatrale di impegno civile, un’invocazione artistica contro la distruzione e l’intolleranza. Nel contesto suggestivo del Teatro Grande di Pompei, questo debutto si annuncia come uno degli eventi più significativi dell’estate culturale italiana.
Vedi anche:
Pompeii Theatrum Mundi nel Teatro Grande, presentata l’ottava edizione: il programma