Pompei piange Papa Francesco, l’arcivescovo Caputo: «Perdiamo una guida amorevole»

POMPEI. La morte di Papa Francesco, avvenuta questa mattina, ha scosso profondamente la comunità di Pompei, che si è subito raccolta in preghiera nel Santuario mariano. La notizia, giunta all’indomani della Pasqua di Risurrezione, ha colto tutti di sorpresa, lasciando un senso di smarrimento e dolore. Le campane a lutto hanno segnato l’inizio di una giornata di commozione, mentre il Rosario ha unito i fedeli in un momento di preghiera condivisa.

L’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, ha affidato il suo dolore e quello dell’intera città mariana a una dichiarazione carica di emozione: «Come accade ogni qual volta se ne va una persona cara si resta attoniti, quasi increduli. E lo siamo ancora di più di fronte alla morte di Papa Francesco».

«Egli è stato – ha aggiunto – un riferimento straordinario non solo per i vescovi, i sacerdoti e i religiosi, ma per tutto il popolo di Dio. Perdiamo una guida amorevole e salda. Ma noi abbiamo il dono della fede. Crediamo nella risurrezione. La prospettiva della vita che non ha fine ci sostiene soprattutto in questi momenti».

Monsignor Caputo ha voluto ricordare l’ultima apparizione pubblica del Pontefice, ieri, nel giorno di Pasqua: «Francesco, con la sua consueta generosità e malgrado le forze limitate, ha voluto salutarci, impartendo la benedizione dalla loggia papale e scendendo poi tra i pellegrini in piazza San Pietro».

In queste ore Pompei si stringe idealmente intorno alla memoria di Papa Francesco, che visitò il Santuario pompeiano poco più di dieci anni fa, il 21 marzo 2015. Un legame rimasto forte nel tempo, come sottolinea l’Arcivescovo: «Ritornano spesso alla mente i tanti ricordi della visita al Santuario di Pompei».

«Si fermò dinanzi alla Cappella delle Confessioni – ricorda ancora – e mi esortò a dire ai sacerdoti di essere sempre misericordiosi nell’amministrare il sacramento. Era uno dei suoi molteplici modi per esprimere vicinanza alla gente. Né posso dimenticare la premura paterna per i poveri. A lui è dedicata la Mensa dei poveri del Santuario».

Alla sua profonda devozione mariana si unisce l’affetto della città di Pompei, che già da oggi prega per lui: «Che possiamo fare ora se non pregare per lui? Lo faremo oggi e continueremo a farlo. Aveva una devozione tenera e profonda per la Madonna. L’accolga Lei in paradiso».

Un legame, quello tra Francesco e Pompei, che si è rinnovato anche pochi mesi fa, con un gesto che ha lasciato un segno profondo nella storia della città: «Nel nostro cuore resterà poi indelebile una gratitudine speciale per Papa Francesco che, il 25 febbraio scorso, pur ricoverato in ospedale, ha voluto concederci la gioia dell’annuncio della canonizzazione del fondatore il Beato Bartolo Longo. Il suo nome resterà indelebile nella storia di Pompei e della casa di Maria».

Domani, martedì 22 aprile, alle ore 19, l’Arcivescovo Caputo presiederà una Santa Messa in suffragio all’Altare Maggiore del Santuario, accompagnato dal clero, dai religiosi e dai fedeli. Dinanzi al Quadro della Madonna, la stessa immagine davanti alla quale Papa Francesco si fermò in preghiera durante la sua visita, Pompei affiderà ancora una volta il suo “grazie” e la sua preghiera al Pontefice che ha saputo toccare i cuori con la forza della misericordia.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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