Pompei si candiderà a Capitale della Cultura 2027. Il sindaco: «Partecipiamo per vincere»

POMPEI. La città degli Scavi e del Santuario mira al bersaglio più grosso e punta a consacrarsi definitivamente tra le elite culturali nazionali ed europee. L’amministrazione comunale di Pompei, infatti, ha deciso di proporre la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2027.

L’iniziativa, decisa all’unanimità nel corso della conferenza dei capigruppo di una settimana fa, che – tra le altre cose – ha dato il via libera alla relativa variazione di bilancio, è stata illustrata oggi in conferenza stampa dal sindaco Carmine Lo Sapio.

«Questa candidatura – ha spiegato il primo cittadino – rappresenta il culmine di un percorso intrapreso da questa amministrazione per ridare slancio all’economia cittadina subito dopo la pandemia, che ha penalizzato molto Pompei, così come tutte le città turistiche».

«Siamo stati sempre convinti – ha poi aggiunto – che il motore dell’economia locale siano gli eventi. Su questo versante abbiamo cercato e trovato anche la collaborazione di Scavi e Santuario, con cui abbiamo partecipato alle principali fiere di settore. E i fatti ci hanno dato ragione: la ripresa è stata molto favorevole per la città».

La presentazione della candidatura di Pompei a Capitale Italiana della Cultura 2027 è stata per Lo Sapio anche l’occasione per una riflessione di natura politica. La variazione di bilancio da 50mila euro, che serviranno a redigere il progetto per la candidatura, ha infatti ricevuto l’ok unanime dei capigruppo di tutte le forze politiche.

«Dopo aver idealmente eliminato i confini territoriali di Pompei – ha detto il sindaco riferendosi ad alcune iniziative attuate negli ultimi anni, come la convenzione con Marina di Stabia o il progetto di apertura di Porta Vesuvio – è il momento di eliminare i confini ideologici».

«Ho molto apprezzato – ha proseguito il primo cittadino – l’apertura di tutte le forze politiche sull’iniziativa della candidatura della nostra città a Capitale Italiana della Cultura. È un segnale di maturazione politica, che può dare inizio ad un nuovo corso».

«Le schermaglie politiche in passato hanno fatto solo danni alla città, che ha perso occasioni importanti. Le grandi scelte vanno fatte insieme, nella massima trasparenza. Le porte sono sempre aperte per chi vuole lavorare per il bene della città» ha concluso Lo Sapio.

Vediamo invece quali sono, nel concreto, i prossimi step che porteranno alla candidatura di Pompei a Capitale Italiana della Cultura per il 2027. Il bando è stato pubblicato sul sito del Ministero della Cultura lo scorso 4 aprile. Il prestigioso riconoscimento, istituito per promuovere la straordinaria ricchezza della cultura italiana, rappresenta un’opportunità per Comuni, Città metropolitane e Unioni di Comuni di mettere in moto meccanismi virtuosi capaci di attivare economie, territori e comunità.

Le città, come Pompei, che desiderano candidarsi al titolo potranno presentare una manifestazione scritta di interesse entro il 3 luglio 2024. Successivamente, bisognerà trasmettere il dossier di candidatura, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, entro il 26 settembre 2024.

Le candidature saranno valutate da una giuria, che sarà composta da 7 esperti indipendenti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi, entro il 12 dicembre 2024, le 10 città finaliste che saranno invitate successivamente ad audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 12 marzo 2025.

Entro il 28 marzo 2025, la giuria proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027, che godrà di un finanziamento di 1 milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.

Insomma, la strada è ancora lunga. Ce la farà Pompei, con i suoi tesori archeologici, con le sue testimonianze di fede, con le iniziative che saranno messe in campo, a coronare il sogno di diventare Capitale Italiana della Cultura? Difficile dirlo adesso, ma il sindaco Lo Sapio ha assicurato: «Noi partecipiamo per vincere».

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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