Distanziamento anti Covid-19 e ristorazione: «Ecco come il design può aiutare le attività»
POMPEI. La necessità del distanziamento sociale come misura anti Covid-19 «è un problema serio per molti locali di ristorazione pompeiana». Ad evidenziare lo spinoso – e ormai chiaro a tutti – nodo da sciogliere in questa delicata fase della ripartenza è Alfonso Mattia Berritto, architetto dello studio B2Carchitetti di Pompei, il quale però intravede nella pedonalizzazione del centro storico, nella creazione di nuovi parcheggi e nella realizzazione di piste ciclabili «le giuste linee guida per affrontare l’emergenza nella speranza di far ripartire l’economia pompeiana nel più breve tempo possibile».
In questa “fase 2” di gestione della pandemia, infatti, si parla molto di ripartenza economica e soprattutto di ripresa della vita sociale. Un concetto, quest’ultimo, che tira in ballo in modo particolare il futuro della ristorazione, una volta che sarà superato l’obbligo di fornire cibo solo da asporto.
«Molti locali, infatti – spiega ancora l’architetto Berritto – hanno spazi ridotti. Una caratteristica di ogni centro storico è quella di avere locali di modeste dimensioni e questo, nel recente passato, ha in molti casi decretato il successo estetico ed economico degli stessi. Oggi, invece, con la condizione di distanziamento sociale, tale caratteristica diventa un problema e Pompei non è esente da questo».
In una condizione del genere il design degli spazi può essere di grande aiuto. «Il design – aggiunge ancora l’architetto – deve intervenire con le proprie conoscenze e la propria fantasia negli spazi interni ma, ancor più, nello sfruttare gli spazi esterni per uno sviluppo urbanistico della città di Pompei non lasciato al caso e all’emergenza ma, con interventi strutturati. Città come Milano hanno invitato architetti a ridisegnare le strade in virtù del cambiamento di stile di vita indotto da questa pandemia».
Questa situazione potrebbe rappresentare anche per Pompei un’occasione per ridisegnare gli spazi pubblici. «Pompei deve cogliere l’occasione per ridisegnare il proprio centro e le proprie periferie. Immagino il centro cittadino pedonalizzato e con ampi spazi per tavolini; piazza Immacolata trasformata in piazza senza parcheggio, con una grande vasca intorno alla statua della Madonna e alberi da ombreggiamento; ampi parcheggi sopra la linea della Ferrovia dello Stato; strade periferiche con ampie zone pedonali e piste ciclabili. Questi – conclude l’architetto – sono solo alcuni dei suggerimenti per far ripartire al meglio Pompei».