È entrata nel vivo la riqualificazione di Fonte Salutare e piazza Schettini a Pompei
POMPEI. È entrato nel vivo il progetto di riqualificazione della Fonte Salutare e di piazza Schettini a Pompei. I lavori sono cominciati lo scorso 8 gennaio, dopo che l’area di cantiere era stata delimitata con le transenne già da dicembre.
Nella prima settimana di lavoro le ruspe hanno già demolito le vecchie strutture in tufo preesistenti, tra cui le gradinate e l’area che una volta ospitava la cassa armonica (già rimossa nel 2018).
Il tutto per far posto a quanto previsto dall’imponente intervento urbanistico, che riporterà ad una sostanziale separazione tra piazza Schettini e Fonte Salutare. Insomma l’area tornerà più o meno così com’era fino al 2007, anno del primo (e mal riuscito) intervento di restyling di questa storica parte del centro cittadino.
Vediamo più nel dettaglio cosa prevede il progetto redatto dall’ingegnere Elena Irto. Piazza Schettini tornerà ad essere integralmente un parcheggio, che ospiterà circa 130 posti auto nello spazio che va dal confine con via Colle San Bartolomeo fino al palazzo Schettini.
Delle piccole aiuole, 5 in tutto, delimiteranno la piazza sul lato ovest, in corrispondenza di altrettanti stalli per auto da 20 posti. Gli altri posti per la sosta dei veicoli sono previsti sui lati nord (10) ed est (circa 20).
La Fonte Salutare sarà invece l’area destinata ad essere parco pubblico. Vi si potrà accedere da piazza Schettini attraverso un varco pedonale oppure da una gradinata. Per l’accesso da via Sacra, invece, non cambierà nulla: rimarranno i 2 varchi attuali, di cui uno con gradini.
L’area verde ospiterà un campo di bocce (sul lato sud) e le giostrine per i più piccoli (nella zona centrale). La storica vasca rimarrà intatta, mentre i giardini intorno verranno rifatti lasciando più o meno la disposizione attuale. La novità sarà la realizzazione di vialetti che metteranno in comunicazione le zone destinate al passeggio delle persone con i punti d’accesso al Tennis Club, al circolo dei pensionati e al Museo Temporaneo d’Impresa.
Il progetto di riqualificazione di piazza Schettini e Fonte Salutare è stato finanziato nel dicembre 2021 per 1 milione di euro dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero.
Inoltre è stato finanziato per ulteriori 100mila euro a marzo 2023 (a seguito di un aumento dei costi) dal Ministero dell’Economia e delle Finanze-Ragioneria Generale dello Stato. In totale, dunque, l’intervento di riqualificazione urbana impiegherà risorse per 1.100.000 euro. Il rup è l’architetto Massimo Manfellotto. I lavori sono stati affidati alla ditta Mitra Costruzioni.
È la terza volta in 17 anni che il Comune di Pompei mette mano in maniera significativa al ridisegno urbanistico di piazza Schettini e della Fonte Salutare. Si tratta di un’area fortemente identitaria della città (si pensi solo al Ferragosto Pompeiano organizzato negli anni ’30 da Amedeo Maiuri), ma sempre bistrattata nell’ultimo decennio e mezzo dalla classe politica locale, stravolta da progetti pensati male ed eseguiti peggio, tanto da rendere la zona un vero “buco nero” nel cuore di Pompei, ostaggio dei vandali e al di fuori del controllo delle istituzioni.
La “prima volta” fu nel 2007. Ma quell’intervento (che durò due anni e costò quasi 1,5 milioni di euro), oltre a rivelarsi più dannoso che inutile, nel 2009 restituì ai cittadini di Pompei la storica Fonte Salutare come uno spazio amorfo e indefinito, che in breve tempo fu lasciato in balia dei teppisti, diventando ricettacolo di microdelinquenza e immondizia.
Mentre piazza Schettini perse l’80% dei posti auto e l’area commerciale che sorse al posto del parcheggio non riuscì mai a decollare veramente, complici le chiare defaillance progettuali e costruttive dei box in tufo che dovevano ospitare le attività commerciali.
Insomma, quello che doveva essere, come parco verde, il fiore all’occhiello della Pompei moderna finì per produrre agli amministratori pubblici solo feroci critiche e grane giudiziarie (l’intera giunta dell’epoca finì a processo per abuso d’ufficio e solo anni dopo arrivò la salvifica prescrizione).
Nel 2016 si cercò di “rimediare” con un intervento finanziato per circa 175mila euro che, però, interessò soltanto la Fonte Salutare. Tornò a zampillare l’acqua nella vasca storica e furono esposti lì vicino (dove sono ancora oggi) alcuni reperti di archeologia industriale. Si tratta di un complesso di macchinari e strumenti industriali che una volta servivano ad estrarre l’anidride carbonica dall’acqua che sgorgava dalla fonte presente nel parco, detta appunto “salutare”.
La mancanza di sorveglianza, di una recinzione e soprattutto di cura del bene pubblico da parte della classe dirigente, fecero sì che in breve tempo la situazione tra Fonte Salutare e piazza Schettini tornasse quella di prima. E cioè un trionfo dei danneggiatori seriali che, indisturbati, pian piano hanno fatto sparire ogni traccia di arredo urbano: dalle panchine ai gettacarte, passando per le martoriate giostrine dei bambini.
Nel 2018 alcuni limitati interventi riguardarono solo piazza Schettini. Furono rasi al suolo i box commerciali che lasciarono il posto ad ulteriori stalli per auto e fu demolita la cassa armonica in acciaio e plexiglass. Nel 2022 fu abbattuto il pergolato che ancora rimaneva sul lato ovest della piazza.
E arriviamo così ai giorni nostri, con il grande progetto da 1,1 milioni di euro che è stato annunciato con l’ambizione di scrivere la parola “fine” a un triste capitolo della storia urbanistica di Pompei. L’obiettivo è far sì che piazza Schettini torni ad essere un parcheggio al servizio della collettività e soprattutto che la Fonte Salutare sia finalmente un luogo adatto a bambini, famiglie e turisti.