Pompei, indagine delle Fiamme Gialle sull’appalto di raccolta dei rifiuti urbani
POMPEI. Le indagini avviate da Guardia di Finanza e Procura della Repubblica oplontina in ordine al reato di turbata libertà degli incanti nell’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti del Comune di Pompei, attualmente gestito da Win Ecology S.r.l. prevedono l’attività acquisizione e di verifica della documentazione sull’appalto della gestione dei rifiuti urbani.
In pari tempo la Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro di ulteriore documentazione presso la sede della società Win Ecology S.r.l. mentre altre perquisizioni sono operative presso le abitazioni del presunto amministratore occulto di fatto, sia dei suoi figli, che risultano nella qualità di soci.
La Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ipotizza che Win Ecology S.r.l., attuale affidataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nel Comune di Pompei sarebbe di fatto la prosecuzione della società New Ecology S.r.l. già precedente affidataria dello stesso servizio.
Inoltre la Win Ecology S.r.l. è risultata anche destinataria, nel maggio 2023, di un provvedimento antimafia emesso dalla Prefettura di Padova, ove insiste la sede legale della stessa. Così come la precedente New Ecology S.r.l. fu destinataria di analogo provvedimento della Prefettura di Napoli nel 2018. Sull’indagine menzionata la vigente amministrazione comunale di Pompei non si sente implicata, perché l’appalto alla New Ecology è stato assegnato nella precedente gestione amministrativa.
Al contrario, il consigliere comunale di opposizione Di Casola ha ritenuto di collaborare, inviando ai titolari dell’indagine in corso copia di sue interrogazioni (e documentazione allegata) dove si intenderebbe dimostrare contiguità tra l’attuale amministrazione comunale di Pompei e Win Ecology S.r.l.
L’ipotesi della Procura di Torre Annunziata è che un solo soggetto economico, per assicurarsi 3 appalti a Pompei e in altri due Comuni del napoletano, avrebbe modificato compagine e denominazione sociale e posto al vertice della società costituta ex novo (Win Ecology) una persona “di facciata”.
Secondo la Procura della Repubblica che sta coordinando le indagini, la continuità tra le due società su indicate sarebbe dimostrata dalla circostanza che le stesse – oltre ad avere i medesimi beni strumentali e la stessa forza lavoro – sono amministrate di fatto dallo stesso soggetto, anch’egli destinatario in prima persona di provvedimento antimafia.
