Continua il “giallo” della Bitus, gli organizzatori: «Il sindaco di Pompei era stato invitato»
POMPEI. “Ubi maior minor cessat”. Il motto latino riesce utile a Domenico Maria Corrado, ideatore e direttore generale di Bitus, allo scopo di sintetizzare i motivi alla base della decisione dell’amministrazione comunale di Pompei di aderire alla kermesse turistica di Rimini (Ttg) piuttosto che alla quattro giorni di incontri, seminari, workshop, spettacoli, focus, viaggi d’istruzione ed altre opportunità per i ragazzi, nel Real Polverificio Borbonico tra Scafati e Pompei.
Secondo la dichiarazione personale di Corrado, il sindaco di Pompei aveva inizialmente aderito all’iniziativa della Bitus assicurando, peraltro, un congruo sostegno a nome del Comune di Pompei e della Città Metropolitana di Napoli per cui ricopre la carica di assessore al turismo.
L’adesione della città di Pompei era stata anche confermata dall’assessore Troianiello (successivamente dimessosi dall’incarico) il 13 marzo 2023, all’incontro napoletano con Regione Campania e con altri Enti organizzatori della Borsa del Turismo Scolastico (che si è svolta dal 27 al 30 settembre 2023). La stessa proposta è stata declinata successivamente (29 maggio).
Chiaramente la mancata partecipazione diretta all’iniziativa fieristica da parte del Comune di Pompei non incideva minimamente sulla prerogativa del primo cittadino del centro mariano di presenziare al tavolo di presentazione per la promozione del turismo giovanile nel magnifico ambiente del Polverificio Borbonico tra Pompei e Scafati.
Durante la conferenza stampa sulla partecipazione alla Ttg di Rimini Lo Sapio ha dichiarato di non essere stato invitato alla Bitus (alla presentazione dell’11 settembre 2023 e all’inaugurazione del 27 settembre 2023) ma è arrivata la smentita diretta di Corrado che, al contrario, ha precisato di avere agli atti la prova documentale dell’invito ufficiale diretto al sindaco di Pompei per gli eventi di presentazione e inaugurazione della Bitus.
«L’11 settembre la segreteria del sindaco di Pompei aveva fatto sapere che non poteva intervenire perché impegnato in una cerimonia ufficiale ma, successivamente, il primo cittadino si è assentato anche il 27, quando era stato regolarmente invitato per la seconda volta» ha spiegato Corrado.