UniTre, gemellaggio tra Pompei e il Sannio

POMPEI. L’iniziativa del “gemellaggio” tra le Unitre di Pompei e quella del Sannio ha motivato una gita diretta al centro urbano di Montesarchio che ha regalato (sabato 11 maggio 2024) una giornata di sole, amicizia, cultura, gastronomia del territorio e buon umore ad una folta comitiva dell’associazione culturale pompeiana della terza età, guidata dalla dinamica presidente Maria Tiseno.

L’antica Caudium, grazie ad un attivo volontariato locale (di cui è parte l’Unitre) sta promuovendo la valorizzazione paesaggistica e culturale locale incentrata sul Museo Archeologico Nazionale del Sannio Gaudino del Castello di Montesarchio, scrigno archeologico di un territorio attivo nell’antichità e che sta riemergendo con attrattività turistica.

La maggiore attrazione è formata dai vasi a figure rosse rinvenuti presso tombe del V-IV secolo a.C. tra i quali spicca il cratere realizzato a Paestum dall’artigiano Assteas. Le celle dell’ex-carcere borbonico del Castello ospitano “Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium” realizzato con tecniche immersive digitali di videoproiezioni effettuate sulle scene dipinte sui vasi che animano miti dell’antichità con giochi d’ombre che fanno viaggiare nel tempo la fantasia dei viditatiri.

Il cratere di Assteas, definito “il più bello del mondo”, costituisce un emblema del Museo di Montesarchio. È decorato a figure rosse. Serviva a suo tempo per la degustazione del vino durante il simposio. La sua principale scena racconta il mito del ratto di Europa, con Zeus sotto forma di toro bianco che rapisce la vergine per trasportarla a Creta. Sull’altro verso del cratere è raffigurato Dioniso e il suo seguito.

La storia del rinvenimento del vaso, il traffico illecito di cui è stato oggetto, fino alla disputa col Getty Museum di Malibu che ha comportato la sua restituzione definitiva al nostro Paese, ha regalato una straordinaria pubblicità al prezioso reperto archeologico contribuendo, grazie anche al protagonismo identitario greco-osco-sannita, alla configurazione della Pompei preromana (III e II secolo a.C.) a legittimare la prospettiva di collaborazione tra le amministrazioni delle comunità sannita e vesuviana.

L’influenza sannita condizionò la lingua e l’urbanistica con la presenza di famiglie influenti sulla politica locale del territorio. Se invece facciamo un salto nel tempo fino a sabato 11 maggio è la simpatia il sentimento spontaneo che è prevalso nella comitiva pompeiana nell’incontro con la delegazione ospitante di Montesarchio guidata dalla giovanissima vicesindaco Morena Cecere e dalla raggiante “fata turchina” che presiede l’Unitre del Sannio, Teresa Ruggiero Russo.

«I giovani vanno veloci ma gli anziani conoscono la strada» ha esordito l’arguto Francesco Saverio Barbato Romano (docente Unitre del Sannio). Le sue parole sono state molto apprezzate da chi scrive e da tutta l’allegra brigata pompeiana, che poco dopo si è dispersa tra i viottoli in salita verso la torre del Museo. Gentile e professionale l’assistenza della guida turistica Giuseppina Ciccone.

In conclusione l’amicizia tra vesuviani e sanniti che si è formalizzata nella sede comunale di Montesarchio tra scambi di doni, complimenti e passerella di belle parole e foto ricordo è stata rinsaldata a tavola nella seconda parte della giornata. Per questo ci siamo riuniti in festa in una villa di Roccabascerana con una magnifica veduta della valle caudina.

Era doveroso omaggiare Dionisio, il dio greco che troneggia sul verso del famoso cratere di Assteas in un rituale simposio come il Dio comanda, vale a dire tavola in piena allegria, assaporando le specialità della cucina e dei prodotti autentici del territorio sannita (vino compreso).

La cultura è fondamentale per l’animo umano ma è parimenti importante l’appagamento dei sensi, che gli trasmette le emozioni e ne riserva la memoria nello scrigno dei ricordi. In conclusione, viva la buona cucina della tradizione campana, accompagnata da canti balli e barzellette. Grazie per l’ospitalità e arrivederci a Pompei. Foto cratere: Red Caudium, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons. Foto: UniTre Pompei.

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Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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