Il progetto Repair sperimenta a Pompei l’intelligenza artificiale sulla ricerca archeologica
POMPEI. Repair è l’acronimo di Reconstruction the past: Artificial Intelligence and Robotics meet Cultural Heritage (tradotto: la ricostruzione del passato. L’intelligenza artificiale e la robotica incontra l’eredità culturale). Parliamo di un progetto europeo che conferisce protagonismo al Parco archeologico di Pompei in un progetto scientifico che coinvolge altre istituzioni internazionali.
Tre queste ci sono l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Ben-Gurion University of the Negev di Israele, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), l’Associacao do Instituto Superior Tecnico Para a Investigacao e Desenvolvimento del Portogallo, la Rheinische Friedrich Wilhelms Universitat di Bonn in Germania ed il Ministero della Cultura nella ricostruzione dei frammenti del soffitto della Casa dei Pittori al Lavoro nell’Insula dei Casti Amanti.
È un’esperienza innovativa con cui si sperimenta l’applicazione della tecnologia d’avanguardia per la ricostruzione fisica di un reperto archeologico ridotto, in gran parte frammentato e di difficile ricomposizione.
Migliaia di frammenti di un affresco di un soffitto di una domus pompeiana saranno ricomposti come piccole tessere di un puzzle. Saranno “incastrati” mediante una infrastruttura robotica, dotata di braccia meccaniche in grado di scansionare i frammenti e riconoscerli tramite un sistema di digitalizzazione 3D ponendoli nella giusta collocazione.
I frammenti d’affresco saranno riconosciuti e scansionati mentre le braccia e le mani di precisione meccaniche li manipoleranno e movimenteranno, mediante sensori avanzatissimi in grado di evitarne il minimo danneggiamento. Il progetto è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, nell’ambito della Grant agreement n. 964854.
Un apposito sito internet del progetto www.repairproject.eu consente un maggiore approfondimento mentre i social (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube) consentiranno a studiosi ed esperti, ma anche a semplici curiosi, di seguire l’evoluzione della sperimentazione nelle sue varie fasi.
