Napoli-Genoa 3-0: i tifosi azzurri salutano Lorenzo Insigne

NAPOLI. Il Napoli saluta con un successo i propri tifosi nell’ultima gara stagionale in programma al “Maradona”. Ne fa le spese il Genoa, battuto per 3-0 in quella che è stata anche l’ultima partita di Lorenzo Insigne con la maglia azzurra davanti al proprio pubblico.

Archiviata in fretta la delusione per non esser rimasti in corsa fino all’ultimo per agguantare lo scudetto più “abbordabile” degli ultimi dieci anni, la partita è stata l’occasione per concedere la meritata passerella al numero 24 azzurro, che dall’anno prossimo vestirà la maglia dei canadesi del Toronto.

Il talento di Frattamaggiore va anche in gol (su rigore) portando così a 122 reti il suo bottino personale nella carriera nel Napoli. Un gol che ha messo il sigillo su una giornata da ricordare a lungo per Insigne.

Prima dell’inizio del match Insigne ha ricevuto tre premi consegnati dal presidente De Laurentiis, da Koulibaly e da Mertens. I tre doni consistono in un quadro interattivo che, scansionato con lo smartphone, consentirà a Lorenzo di rivivere tutte le emozioni più belle con la maglia del Napoli e vedere video messaggi di saluto da parte di tanti amici ed ex compagni; una maglia celebrativa con indicato il numero di presenze in azzurro; una coppa con una dedica.

Dal punto di vista sportivo la vittoria di oggi è servita anche a blindare matematicamente il terzo posto (oltre alla qualificazione in Champions League, già conquistata una settimana fa) che vale oltre 21 milioni di euro per le casse del Napoli.

Il 3-0 partenopeo inoltre mette (ancor di più) nei guai il Genoa di Blessin che è penultimo in classifica. La salvezza è ancora matematicamente possibile, ma ora è davvero appesa ad un esile filo di speranza.

Passando alla partita, il Genoa comincia bene, meglio del Napoli, essendo peraltro costretto a vincere per tenere in vita la speranza di non retrocedere in Serie B. La pressione dei liguri si concretizza al 12’ con una traversa coplita da Yeboah con un tiro dal limite dell’area. Ma è l’unico vero pericolo per la porta difesa da Ospina, nonostante il Genoa produca qualcosa in più.

Alla mezz’ora il Napoli però esce dal clima di festa e affonda il colpo. Il cross di Di Lorenzo dalla destra è perfetto per la testa di Osimhen, che in elevazione perfetta batte Sirigu e fa 1-0 al 32’. Il Genoa si demoralizza, il Napoli sfiora il raddoppio in almeno altre due occasioni ancora con il nigeriano e poi con Insigne.

Al 65′ per un fallo di mano in area di Hernani, Fabbri assegna un calcio di rigore agli azzurri. È l’occasione per il gol di addio di Insigne. Sul dischetto va il capitano che però colpisce il palo e Di Lorenzo insacca. L’arbitro però fa ripetere il tiro su segnalazione del Var e stavolta Insigne non sbaglia: 2-0. È il 122esimo gol con la maglia del Napoli.

All’81’ c’è spazio anche per Lobotka al suo primo gol in Serie A: accelerazione centrale e botta dalla distanza col destro per lo slovacco, Sirigu non ci arriva e la palla si infila all’angolino basso: 3-0 e partita ormai chiusa. Al “Maradona” si tornerà a giocare nella prossima stagione. Fonte Foto: Ssc Napoli pagina Fb.

NAPOLI-GENOA 3-0 (1-0)
Reti: 32′ Osimhen (N), 65′ RIG. Insigne (N), 81′ Lobotka (N)

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui (28′ st Ghoulam); Anguissa (39′ st Demme), Fabian (28′ st Lobotka); Lozano, Mertens (28′ st Zielinski), Insigne; Osimhen. A disposizione: Meret, Juan Jesus, Malcuit, Zanoli, Demme, Elmas, Ounas, Petagna, Politano. Allenatore: Spalletti
GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti (10′ st Hernani), Bani, Ostigard, Criscito; Badelj (24′ pt Frendrup), Galdames (30′ st Melegoni); Gudmundsson (30′ st Destro), Amiri, Portanova (11′ st Ekuban); Yeboah. A disposizione: Semper, Vodisek, Masiello, Vazquez, Ghiglione, Cambiaso, Rovella. Allenatore: Blessin
ARBITRO: Fabbri di Ravenna
NOTE: Ammoniti: Lobotka (N); Galdames (G); Recupero: 5′ pt, 0′ st.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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