Rapinarono un b&b di Pompei fingendosi carabinieri: condanne per 26 anni di carcere

POMPEI. Rapinarono in stile “Arancia Meccanica” il b&b di Pompei, tre le condanne confermate in Appello. I giudici hanno inflitto 26 anni di galera complessivi nei confronti di 3 dei sei componenti della presunta banda che seminò terrore e panico nello storico b&b “Villa Aurelia” di via Spinelli.

Si tratta, nello specifico di M.M., 39enne di Castellammare, e G.T., 35enne di Catania, dovranno scontare dieci anni di carcere. Per A.A., 23enne di Torre Annunziata, l’ultima sentenza è a sei anni e mezzo. In attesa del verdetto di secondo grado resta invece C.C., 29enne di Boscoreale: l’unico a optare per un processo più lungo e da svolgersi con rito ordinario.

La sentenza è arrivata pochi giorni dopo gli ultimi due arresti operati dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, che lo scorso primo marzo strinsero infatti le manette ai polsi all’ulteriore coppia di rapinatori inizialmente sfuggiti alla cattura. Si tratta di due residenti a Poggiomarino e Striano. Entrambi sono adesso accusati di rapina pluriaggravata, porto illegale di arma da fuoco e ricettazione.

«Tutta la mia famiglia è soddisfatta perché le forze dell’ordine hanno infine chiuso il cerchio. Io lasciai Pompei due anni fa proprio a causa della rapina subita. Il mio sogno, ora, è di ritornare a casa per lavorare nella città che amo». Questo invece il commento rilasciato da Pietro Scarrico, il 35enne ex albergatore cittadino nonché vittima della notte d’inferno vissuta tra il 9 e il 10 agosto 2020 all’interno del b&b di famiglia “Villa Aurelia”.

Qui il com­mando di banditi tentò la feroce rapina a mano armata. La struttura ricettiva, all’epoca, era gestita da Pietro e dai suoi genitori: papà Agostino e mamma Aurelia. Il commando entrò in azione in piena notte, usando due auto rubate di cui una con lampeggiante.

I malviventi si finsero dei “perfetti” carabinieri. «Ricordo che recitarono una scena da premio Oscar. Erano professionali, parlavano come dei veri carabinieri» ricorda Pietro. La versione integrale dell’intervista rilasciata al nostro sito dalla vittima è consultabile al seguente link: https://wp.me/pbMKJz-7gO

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

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