Turismo, sempre più turisti a Pompei e code ai tornelli. I sindacati: «Abolire la chiusura del lunedì»

POMPEI. «Per gestire il flusso turistico fuori agli ingressi degli Scavi serve un intervento sinergico tra gli amministratori del Parco Archeologico di Pompei e dell’Ente Comunale di Pompei».

È il commento dei sindacati Cisl, Flp e Unsa che con una nota congiunta intervengono su uno dei temi più discussi di questo caldo agosto a Pompei: aumentano sì i turisti diretti all’area archeologica, ma subiscono i disagi e i disservizi legati alle nuove norme di accesso imposte per evitare i contagi da Covid-19.

File interminabili sotto al sole, disguidi legati alle nuove regole da rispettare sono solo alcuni dei disagi lamentati dai turisti, che stanno tornando in tanti a Pompei e a poco è servito portare a 500 il limite di ingressi ogni 15 minuti.

I sindacati puntano il dito anche sulla chiusura settimanale del lunedì e sulla “mancanza di sinergia” Parco Archeologico e Comune in materia di accoglienza turistica.

«Quella del grande afflusso turistico nelle giornate del martedì – fanno sapere Cisl, Flp e Unsa – successive alla chiusura settimanale del lunedì, ripristinata dopo circa 32 anni dalla sua abolizione, era prevedibile, così come eravamo certi che nessuno si sarebbe preoccupato di aggiornare la programmazione turistica in funzione del graduale aumento di visitatori che si registra quotidianamente».

L’altro aspetto, come detto, è dato dalla gestione locale dei flussi turistici, giudicata deficitaria dalle sigle sindacali. «Il grande afflusso turistico di questi giorni, in tempo di Covid19 – aggiungono le organizzazioni dei lavoratori – ha riproposto un tema mai analizzato né dalla gestione del Parco Archeologico di Pompei né da chi gestisce l’ente comunale di Pompei: e cioè di come evitare gli assembramenti, fuori dalle varie porte del Sito archeologico, fronteggiando e velocizzando l’ingresso dei visitatori in occasione di un flusso turistico, per grazia di Dio, in continuo aumento».

I numeri degli ingressi a Pompei, però, riaperta dal 26 maggio dopo gli 80 giorni di lockdown, sono risaliti pian piano fino a farsi davvero importanti nelle recenti settimane, toccando il picco dei 10.000 visitatori negli ultimi giorni.

«Alla luce del crescente numero dei visitatori presso il Parco, circa 10.000 visitatori nella giornata del 18 agosto – commentano quindi Cisl, Flp e Unsa – necessita rivedere l’organizzazione delle procedure per accedere al Parco, in quanto non adeguato alle esigenze attuali».

I sindacati indicano nella eliminazione della chiusura del lunedì e in alcuni accorgimenti organizzativi le possibile soluzioni al problema.

«Una soluzione, oltre alla riapertura del lunedì – proseguono quindi le organizzazioni dei lavoratori – sarebbe quella di eliminare i controlli del termo scanner, inadeguato sia come numero che come percorso, e prevedere tale controllo direttamente ai tornelli elettronici evitando assembramenti nel piazzale».

«Da parte nostra – concludono Cisl, Flp e Unsa – ci faremo carico, in nome e per conto delle organizzazioni sindacali, di sollecitare il direttore generale di Pompei affinché si impegni a dotare il Parco di termocamere che, rilevando la temperatura corporea, consentano l’apertura o il blocco dei tornelli di ingresso e ad attivare la bigliettazione anche presso l’ingresso di Porta Anfiteatro, nonché l’abolizione della chiusura settimanale».

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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