I Lasalliani a Pompei: una storia lunga 110 anni

POMPEI. Il 7 aprile cade il trecentesimo anniversario (1719-2019) della scomparsa di san Giovanni Battista de la Salle, una figura legata in maniera determinante a Pompei, soprattutto per quello che riguarda l’accoglienza e l’educazione delle giovani generazioni, attività che attraverso l’opera di Bartolo Longo sono divenute tratti distintivi della città mariana. Dal 1909, infatti, i Fratelli delle Scuole Cristiane, Congregazione fondata da La Salle, sono presenti a Pompei come educatori del centro “Bartolo Longo” di via Sacra.

Il santo ed educatore francese (Reims, 30 aprile 1651 – Rouen, 7 aprile 1719) fondò a partire dal 1680, infatti, la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, intraprendendo così un cammino che lo porterà ad aprire, non solo in Francia, numerose scuole per i poveri.

Nel 1702 inaugurò, per esempio, l’istituto di Roma. Proclamato da Papa Pio XII patrono degli insegnanti, san Giovanni Battista de la Salle fu uno dei grandi precursori dell’istruzione moderna e fondò una rete di scuole popolari quando gli Stati non avevano ancora un loro sistema educativo.

Il grande educatore chiedeva ai religiosi della sua congregazione di non lasciare mai i giovani, ma di vivere ogni momento con loro. Per lui, gli educatori dovevano stare sempre “in mezzo ai ragazzi”. Non a caso, quindi, quando il Beato Bartolo Longo ebbe la necessità di tracciare il percorso educativo per i ragazzi ospitati nelle nascenti opere di carità pompeiane, pensò proprio ai Fratelli delle Scuole Cristiane – dei cui metodi si disse sempre entusiasta – per svolgere questo compito così importante e così delicato.

I Fratelli (c.d. “lasalliani”) sono presenti nella città mariana sin dal 1909 per volontà del Beato ed a loro, ancora oggi, a 110 anni esatti di distanza, sono affidati i ragazzi del centro di accoglienza oratoriale semiresidenziale “Bartolo Longo”.

I lasalliani e il Beato condividevano la stessa, profetica, visione educativa, con riferimento particolare ai ragazzi disagiati perché orfani o poveri: il loro – sostenevano gli educatori – non era un destino segnato, ma con la pazienza e l’amore si poteva imprimere alle loro storie personali una direzione diversa.

Per questo Bartolo Longo, si trovava a proprio agio tra i lasalliani. Nel maggio 1919, fratel Francesco Tranquilli ebbe il privilegio di consegnare a Bartolo Longo l’attestato di affiliazione all’Istituto di Fratelli delle Scuole Cristiane. Ecco perché il 7 aprile, dunque, è una data molto significativa anche per Pompei.

In quella occasione si concluderà anche lo speciale Anno Giubilare Lasalliano, indetto da Papa Francesco per il trecentesimo anniversario della scomparsa di San Giovanni Battista de La Salle. Questo periodo di particolare grazia ha avuto inizio il 17 novembre 2018 nella casa generalizia della Congregazione, a Roma, e si concluderà, sempre a Roma, nel Santuario dedicato al Santo in via Aurelia. (Fonte foto: Lasalle.org).

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

Un pensiero riguardo “I Lasalliani a Pompei: una storia lunga 110 anni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *