Il Principe Alberto II di Monaco in visita ufficiale a Pompei, tra ricordi, storia e fede
POMPEI. Pompei ha accolto oggi con grande onore Sua Altezza Serenissima, il Principe Alberto II di Monaco, in una visita ufficiale carica di significato, spiritualità e memoria familiare. Il sovrano monegasco è stato ricevuto in mattinata dal sindaco Carmine Lo Sapio presso la sede del Comune, dove ha sottolineato la profonda motivazione personale che lo ha spinto a recarsi nella città vesuviana: «Questa visita – ha dichiarato – è stata pensata per onorare la religiosità della mia famiglia, in particolare la devozione di mia madre, Grace Kelly, per la Vergine del Santo Rosario, una preghiera che recitava con tutti i misteri».
Il sindaco Lo Sapio ha definito l’evento «un giorno straordinario per Pompei», ribadendo il forte legame tra la città e la famiglia Grimaldi, rinnovato attraverso la figura della principessa Grace e ora del figlio Alberto. «Accogliere il Principe Alberto – ha affermato – significa rinnovare questo filo sottile ma resistente che unisce la spiritualità, la storia e il cuore di due mondi: Pompei e Monaco».
Alle 10:30 circa il Principe è stato accolto al Parco archeologico di Pompei dal direttore Gabriel Zuchtriegel. Il percorso di visita ha avuto inizio da Piazza Anfiteatro, proseguendo verso i Praedia di Giulia Felice, un complesso residenziale con spazi verdi e terme private.
Il sovrano ha poi visitato la via dell’Abbondanza, l’Insula dei Casti Amanti, con i lavori di restauro visibili dalla passerella sopraelevata, e la Regio IX, dove ha potuto ammirare la casa del Tiaso, ricca di affreschi e dotata di un grande impianto termale privato. L’itinerario si è concluso alla celebre casa dei Vettii, con il ritorno attraverso il Foro e il quartiere dei Teatri. «Pompei è magnifica, stupenda, sono molto contento di essere qua per le Idi di Maggio», ha commentato il Principe al termine della visita.
Dopo il pranzo a Marina di Stabia, nel pomeriggio il Principe è stato ricevuto al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei dall’arcivescovo monsignor Tommaso Caputo. Qui ha visitato la cappella Bartolo Longo, dove si trovano le spoglie del Beato, e ha partecipato alla Messa delle ore 16, presieduta dal rettore, monsignor Pasquale Mocerino.
Al termine della celebrazione, ha incontrato i bambini e i ragazzi ospitati dalle Opere di carità del Santuario, firmando infine il libro dei visitatori illustri con un messaggio di gratitudine e vicinanza: «Felice di aver potuto visitare, con la delegazione che mi accompagna, questo meraviglioso Santuario, come pure di aver potuto assistere a questa bellissima Messa con tutti i fedeli e i pellegrini questo pomeriggio. Ricevete tutta la mia gratitudine, la mia riconoscenza e i miei più fervidi auguri in questo anno giubilare».
La giornata si è conclusa così nel segno della memoria, della devozione e di un rinnovato legame tra Pompei e la famiglia Grimaldi, suggellato dalla presenza del Principe Alberto II, testimone di una tradizione spirituale che si perpetua nel tempo.