La storia a lieto fine di Quentin: salvato a Pompei dopo il viaggio in Circumvesuviana

POMPEI. È stato salvato da morte certa sui binari Quentin, il jack russell che, spaventato da dei botti improvvisi durante una delle sue passeggiate in compagnia della proprietaria, ha preso a vagare per le strade della sua città, Sant’Anastasia, per poi salire in treno fino ad arrivare alla stazione di Villa dei Misteri a Pompei.

È stato un incredibile viaggio a tappe quello che ha intrapreso Quentin, disperso venerdì 3 maggio 2024 e ritornato tra le braccia della sua compagna umana il giovedì seguente. Una settimana di lente attese ma di grande collaborazione da parte di molti, sia dal vivo che sul noto social network Facebook.

Ma andiamo per ordine e proviamo a ricostruire la vicenda dall’inizio. Il forte rumore dovuto allo scoppio di alcuni botti getta nel panico il cane, che d’istinto prende a fuggire scomparendo alla vista della sua proprietaria con cui è a spasso, come di consueto. È probabile che, preso com’era dall’agitazione, il cane abbia perso l’orientamento e a un certo punto si sia trovato a bordo di un treno.

Considerato che da Sant’Anastasia a Pompei non c’è un treno diretto il jack russell potrebbe essere partito da Sant’Anastasia per Napoli Garibaldi per poi salire sulla Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Oppure è possibile che il cane abbia continuato la sua marcia a gambe levate fino alla vicina stazione di San Giorgio a Cremano e da lì sia entrato nel treno per Sorrento.

Comunque sia andata, il cane arriva alla stazione di Villa dei Misteri nel pomeriggio di sabato. Erano intorno alle 17:30 quando una signora preoccupata nel vederlo vagare sui binari gli si avvicina per spostarlo da lì. «Se non lo avessi preso il cane avrebbe proseguito a camminare – ci dice la signora – sarebbe potuto crollare dalla stanchezza e addormentarsi sui binari e non avrebbe sentito il treno arrivare, rischiando di morire».

La donna si rivolge subito all’Asl di residenza, a Pompei, nella speranza che l’animale abbia il microchip utile a risalire al proprietario ma le viene comunicato che nel fine settimana la struttura non è attiva. Chiusi anche gli studi veterinari. Nell’attesa pubblica su alcuni gruppi Facebook l’annuncio del ritrovamento del cane, che genera centinaia di condivisioni e tanta solidarietà.

Il cane trascorre la notte a casa della sua salvatrice che il giorno seguente riceve aiuto da un’amica della provincia di Salerno, la quale si rende disponibile a prendere l’animale con sé con la promessa che l’indomani lo avrebbe portato dal suo veterinario per l’identificazione. Di fatti lunedì 6 arrivano le prime buone notizie.

Il cane è microchippato, si chiama Quentin, ha 11 anni ed ha il passaporto. Ha una proprietaria di cui il veterinario riferisce nome e cognome ma non il numero di telefono per via della legge sulla privacy. Il dottore, come da prassi in questi casi, inoltra per via telematica la segnalazione di smarrimento all’Asl di competenza informando che potranno volerci fino a 5 giorni prima della sua effettiva visualizzazione da parte dell’Azienda sanitaria.

A questo punto non resta che aspettare, augurandosi l’eventuale comparsa della proprietaria. Nel frattempo quello stesso lunedì salta fuori un nuovo indizio. Per via di una strana coincidenza, o forse di un segno del destino, nel raccontare la vicenda di Quentin a suo fratello, la signora di Pompei viene a sapere che poche ore prima del ritrovamento sui binari il cane si trovava sulla spiaggia di Meta.

«Mi è passato davanti – le dice al telefono il fratello –. Mi è rimasto impresso perché era rasato ma aveva un po’ di barbetta. Camminava con la coda tra le gambe». La sua descrizione coincide con le immagini del cane che la sorella gli aveva inviato poco prima su WhatsApp. «Poi – ancora riferendosi a Quentin – è salito sulla navetta che dalla spiaggia di Meta porta alla Circumvesuviana e ho visto che ha seguito un gruppetto di ragazzi che entravano in treno».

Il jack russell quindi avrebbe preso la Circumvesuviana due volte. La prima in direzione Meta e la seconda a ritroso da Meta, dov’era il fratello della signora, fino a Pompei Villa dei Misteri, dove la sorella lo ha salvato dalla morte. Sembra che i due si fossero trovati lì dov’erano apposta per vegliare su Quentin e proteggerlo, come degli angeli custodi.

Il martedì Quentin è ancora dalla sua nuova custode nel salernitano. Mangia, è buono e tranquillo, gli piace andare in giardino e segue la donna in ogni suo spostamento fuori casa pur di non rimanere da solo. Si capisce sin da subito che è un cane che ha vissuto in casa. Ma ha gli occhi tristi, le manca la sua “mamma umana”.

Nella mattinata di mercoledì il tanto atteso messaggio compare tra le notifiche di Facebook: è la proprietaria di Quentin che lo cercava disperatamente. Di lì a poco viene messa in contatto con la custode del suo amato a quattro zampe che raggiungerà poi il giorno successivo.

E così giovedì 9 maggio, grazie ad un ottimo lavoro di squadra e alla forza aggregativa di Facebook, Quentin ritorna finalmente tra le braccia della sua proprietaria, che promette di recarsi presto a Pompei per ringraziare di persona la donna che ha salvato il suo peloso dai binari.

Nunzia Cascone

Nunzia Cascone

Content writer. Collabora con varie testate prediligendo tematiche legate alla sostenibilità, benessere e bellezza ecobio. Puoi dare un'occhiata ai suoi articoli su linkedin.com/in/nunzia-cascone

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