Riecco “Le Divine”: la storica accademia di danza torna nel cuore di Pompei
POMPEI. L’Accademia di danza Le Divine ha finalmente ripreso le sue attività. A qualche settimana dall’inaugurazione della nuova sede, in via Parroco Federico, ci siamo fatti raccontare qualcosa in più dalla fondatrice Amelia Mascia.
Come e quando nasce la scuola di danza “Le Divine”?
«Nasce 32 anni fa, quando io avevo 19 anni. Ho iniziato un po’ per scherzo, perché studiavo danza e stavo seguendo un corso per diventare insegnante. Nel 1989 c’era una sala libera nella parrocchia “Sacro Cuore” e don Barbato, il parroco di allora, me la affidò perché gli faceva piacere togliessi i ragazzi dalla strada. È iniziata così, come un progetto soprattutto sociale. Tant’è che per molti anni ho dato lezioni anche alle bambine dell’istituto Bartolo Longo, rimaste sole perché orfane o con situazioni familiari complicate. Quando ho completato gli studi come insegnante ho aperto anche al pubblico. Ora dopo 32 anni torno finalmente al centro di Pompei. La finalità sociale però è sempre viva, tant’è che abbiamo un’associazione, “Magicamente Musical”, e cerchiamo di inserire nei nostri spettacoli anche ragazzi con disagi. La mia è una scuola di danza accessibile in tutti i sensi».
Che tipi di attività svolgete e a quali fasce d’età si rivolgono?
«È una scuola che va praticamente dai 3 ai 99 anni. Perché oltre a danza classica, modern-jazz, carattere, passo a due e contemporaneo, abbiamo introdotto anche il Giocodanza per i bambini dai 3 ai 5 anni, il Pilates, il fitness e la ginnastica dolce per la terza età. Quindi abbiamo attività per tutti, iniziando dai bambini più piccoli, che dopo il lockdown hanno bisogno di svagarsi e socializzare, fino alle persone più anziane, finché hanno voglia di fare movimento. I corsi sono tenuti da un team di 5 persone, che sono praticamente miei ex allievi cresciuti con me: siamo io, due insegnanti e due assistenti giovani».
Cos’ha rappresentato questo cambio di sede? Soprattutto pensando al fatto che è arrivato dopo i duri mesi della chiusura a causa della pandemia.
«Col cambio di sede siamo tornati al centro di Pompei e abbiamo subito visto un notevole incremento. Tra l’altro sono tornate anche persone che a causa del lockdown avevano deciso di smettere di danzare e invece hanno ricominciato. In quel periodo noi abbiamo provato a fare dei corsi a distanza, ma lavorare tramite un monitor con un’attività fisica non è semplice, perché non permette di correggere e di stimolare la buona volontà. Per fortuna abbiamo potuto ricominciare e la ripresa è stata piena di entusiasmo».
E c’è speranza che anche il pubblico possa ricominciare ad assistere alle vostre esibizioni?
«Sì, il 22 dicembre 2021 faremo il nostro primo spettacolo dopo il lockdown. L’ultimo risale al 23 dicembre 2019, così dopo due anni ritorneremo a calcare le tavole del palcoscenico del teatro “Di Costanzo-Mattiello” di Pompei».