Pompei, tentativi di truffe ai danni degli anziani: il racconto viaggia sui social

POMPEI. La cosa peggiore dell’imperversare della delinquenza diffusa è che la gente ci sta facendo l’abitudine. Ne consegue che si passa progressivamente dall’apprensione allo scetticismo e all’assuefazione. Vale per furti e borseggi fino alle truffe ai danni di persone anziane più apprensive, che si riescono a contattare e ad indurre alla sottomissione con la minaccia di situazioni di pericolo per i figli.

È il caso del racconto di una donna che aveva ricevuto una telefonata da persone che si sarebbero presentati come militari dell’Arma della stazione di Pompei. Hanno sostenuto che la figlia era incorsa in un incidente.

Quando la donna ha chiesto di parlare direttamente con la figlia, i truffatori hanno tergiversato passando il telefono a complici (prima una donna e successivamente una voce maschile che si è presentato come un avvocato che sarebbe stato presente all’incidente).

Il falso avvocato ha detto alla donna che avrebbe provveduto lui stesso a ritirare i soldi a casa sua per evitare alla figlia problemi giudiziari. Hanno insistito in tutti i modi nel cercare di convincere la mamma della donna (che ha raccontato l’increscioso episodio sui social) a sborsare soldi.

L’anziana, comunque, fortunatamente non si è lasciata abbindolare perché ha capito per tempo che volevano truffarla facendo leva sul suo affetto materno. «Oramai viviamo in un mondo di gente malvagia e pronti a tutto per soldi» si è sfogata la figlia della vittima sui social che ha contattato i Carabinieri i quali hanno confermato che hanno avuto altre segnalazioni del genere.

Bisogna stare molto attenti anche perché con sistemi di intelligenza artificiale sarà sempre più facile riprodurre (e utilizzare per le truffe) le voci dei nostri amici e parenti che ci sono più cari.

A questo punto tutti continuano a farsi sempre la stessa domanda: quale strategia si sta mettendo in campo contro questi fenomeni? Possiamo sperare, in questo campo come in altri, nella vittoria della legalità o ci dobbiamo ancora una volta assuefare, considerato che i casi sono tanti?