Il Napoli non va oltre lo 0-0 con il Monza e chiude tra i fischi l’anno dello Scudetto

NAPOLI. Indebolito dalle assenze dovute a squalifiche, infortuni e cessioni, il Napoli, grande “ammalato” del campionato, mostra ancora una volta tutti i suoi problemi strutturali e limiti tattici e non va al di là del pareggio senza reti al “Maradona” con il Monza.

E alla fine della partita chi deve recriminare di più è proprio la squadra di Palladino, che fallisce un calcio di rigore nel secondo tempo con Pessina che si fa parare da Meret un tiro tutt’altro che irresistibile. Il Napoli, come è consuetudine in questa stagione, mantiene prevalentemente il possesso del pallone ma la fase offensiva è poco incisiva. La squadra di Mazzarri ha poche idee e per lo più confuse.

Con il pareggio in casa la zona Champions League si allontana sempre di più e non meravigliano i fischi con i quali i 50mila tifosi del “Maradona” accolgono il risultato. La contestazione è evidente e a poco serve la scelta dei calciatori in maglia azzurra di andare sotto gli spalti a salutare il pubblico.

Nel primo tempo la partita è noiosa e priva di spunti interessanti. Il primo tiro in porta della gara arriva addirittura al 39’ quando Anguissa raccoglie in area di rigore un traversone di Kvaratskhelia e devia di piatto verso la porta. Ma la conclusione è centrale e De Gregorio respinge.

Al 44’ è Kvaratskhelia che si mette in proprio e conclude da fuori area con un tiro di destro che sfiora il palo. Per il resto c’è solo un gioco compassato delle due squadre con continui retro passaggi da parte del Napoli, che non ha il rifermento a centro area di rigore per l’assenza di Osimhen.

In più non ha spunti di fantasia sulla fascia destra del campo, dove non c’è lo squalificato Politano e mancano anche gli inserimenti dei centrocampisti, che seguono poco e male le azioni offensive.

Nella ripresa il Napoli mostra di avere una maggiore intensità e sposta di qualche metro in avanti la linea del gioco. L’occasione per andare in vantaggio arriva al 10’ con Kvaratskhelia che però si fa parare il tiro ravvicinato da Di Gregorio, segno evidente del momento non eccelso che sta vivendo anche il georgiano.

Al 22′ la gara potrebbe arrivare a una svolta. Mario Rui tocca con un braccio il pallone su tiro di Colpani diretto in porta. Di Bello fischia il calcio di rigore che Pessina, pur angolando la traiettoria, tira debolmente e Meret riesce a bloccare la palla a terra.

Lo spartito della gara non cambia. Il Napoli attacca con buona volontà ma con le idee molto confuse, mentre in campo e sulle panchine la tensione aumenta, tanto che vengono espulsi uno dopo l’altro sia Mazzarri, sia Palladino.

Al 46′ Gaetano ha tra i piedi il pallone della vittoria per i padroni di casa, ma il suo tiro è centrale e il portiere del Monza, sempre pronto, non si fa sorprendere. Finisce così un anno indimenticabile per i tifosi. Ma la delusione per il Napoli di Garcia e di Mazzarri è talmente forte da offuscare la gioia inebriante che seppe dare loro la squadra di Spalletti.

NAPOLI-MONZA 0-0

NAPOLI (4-3-3): Meret (29′ s.t. Contini); Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka (40′ s.t. Simeone), Zielinski (27′ s.t. Gaetano); Zerbin (27′ s.t. Lindstrom), Raspadori, Kvaratskhelia. All. Mazzarri.
MONZA (3-5-2): Di Gregorio; D’Ambrosio (31′ s.t. Cittadini), Gagliardini, Caldirola; Pereira (1′ s.t. Birindelli), Akpa Akpro (18′ s.t. Bondo), Pessina, Ciurria; Carboni (12′ s.t. Colpani), Mota, Colombo (31′ s.t. Pepin). All. Palladino.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Ammoniti: 32′ p.t. Pereira (M), 5′ s.t. Birindelli (M), 34′ s.t. Cittadini (M), 35′ s.t. Gaetano (N), 38′ s.t. Bondo (M), 38′ s.t. Kvaratskhelia (N).
Espulsi: 38′ s.t. Mazzarri (N), 48′ s.t. Palladino (M).

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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