Il Polo del caffè, la sfida dei mercati si vince facendo rete e logistica al Sud
NOLA. Sul fronte della logistica l’Italia può vincere la sfida dei mercati solo facendo rete e squadra, soprattutto al Sud e in Campania. È con questo invito propositivo che si sono tirate le somme del convegno organizzato da Il Polo del Caffè, azienda leader nel settore del supply chain del caffè crudo, all’Interporto di Nola dal titolo L’oro verde, la logistica e il mercato del caffè.
«Il tema della logistica interconnessa col mercato del caffè in Italia è un anello importante dello sviluppo produttivo»: non ha dubbi Rosario Carafa, ad de Il Polo del Caffè, padrone di casa insieme a Claudio Ricci, ad dell’Interporto Campano Spa. Proprio Ricci ha sottolineato «la rilevanza di una filiera importante e la forza del Distretto di Nola, che ha dimostrato in questi anni capacità attrattiva, grazie anche alla lungimiranza dei suoi imprenditori».
Del resto Michele Monzini, presidente del Consorzio Promozione Caffè, ha sottolineato come l’Italia sia «il terzo paese al mondo per importazioni di caffè crudo dopo Usa e Germania, e per le esportazioni dopo Belgio e Germania».
È un dato di fatto, ha ricordato poi Renato Passaro, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, che «il 50% dell’export passa per i nostri porti, in un paese che da sempre importa materie prime per trasformarle ed esportare manufatti. Per le Pmi, le piccole e medie imprese, ossatura del nostro tessuto economico, è essenziale operare in un’ottica di supply chain. Questa è l’unica via maestra e strategica per migliorare la competitività dell’intero Sistema Paese».
Ma c’è anche chi si sta portando avanti proprio su questo fronte, come spiegato da Massimiliano Riccardi di Ports, Terminals and Logistics Worldwide Ignazio Messina: «Oggi vantiamo già 54 porti interconnessi nell’area del Mediterraneo e dell’India Pakistan, e ci stiamo organizzando su diversi aspetti, a dimostrazione di quanto sia strategicamente importante la scelta della logistica».
Lucio Punzo, ad Tin spa, è andato più nello specifico invece, con un plauso ai risultati raggiunti: «Stiamo sviluppando un modello di business in questo 2023, secondo la logica dell’intermodalità, e abbiamo già varie imprese che operano nella nostra struttura e i risultati sono stati soddisfacenti. Da gennaio – prosegue – abbiamo sviluppato volumi per 1.200 treni, confermando quando questo hub logistico sia unico insieme a quello di Marcianise».
«Stiamo parlando dei due naturali retroporta dei porti di Napoli e Salerno. Il nostro obiettivo è dare meno congestione possibile ai porti. Questo business può dare sviluppo alla Campania, qui ci sono aziende importanti e di alto livello con cui operiamo, sia del Distretto, sia esterne» ha concluso.
Per Antonio Marchiello, assessore regionale alle Attività Produttive delegato dal Presidente, in qualità di rappresentante della Regione Campania «è vitale l’accompagnamento alle attività produttive, attraverso una buona logistica e trasporti. Stiamo scommettendo poi sulla sicurezza, per garantirla agli imprenditori, e avere un aeroporto e un porto efficiente è fondamentale per il buon funzionamento dell’economia tutta».
Sua la proposta delle Università del Caffè, che sottoporrà ai rettori degli atenei campani, mentre Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, ha dato appuntamento a tutti gli attori del comparto a Roma nel suo ufficio, impegnandosi personalmente per un incontro collettivo con tutti i partecipanti all’evento.