Punto Gaia: a Scafati la spesa che strizza l’occhio all’ambiente

SCAFATI. Le giornate interminabili del lockdown da trascorrere dentro casa. Fuori, una primavera che esplode rigogliosa e indisturbata si prende la sua rivincita sull’uomo, riconquistando ogni più piccolo spazio verde. In quell’atmosfera surreale, una “voce” sembra ammonire: “C’è futuro solo nella tutela dell’ambiente”.

Due anni dopo, quella “voce” che ha ispirato Giovanni Vitiello durante la pandemia, ha preso forma e sostanza e si è concretizzata in Punto Gaia, un negozio (a Scafati, in via Martiri d’Ungheria 166) che, prima di essere un punto vendita, è portatore di un messaggio universale: “Un altro mondo è possibile, se lo vogliamo”. E le nostre scelte quotidiane d’acquisto possono incidere molto meno sull’ambiente.

Se Punto Gaia (aperto dallo scorso gennaio) è oggi una realtà è grazie alla passione di Giovanni per la natura: per lui, un passato professionale nelle arti grafiche che, con il tempo, si è poi trasformato in una sfida ambiziosa per il futuro, qual è quella di prendersi cura del mondo in cui viviamo, ciascuno nel suo piccolo.

Prima sono arrivati i progetti di sensibilizzazione nelle scuole, oggi invece c’è Punto Gaia, che non è altro che la forma concreta delle sue idee. Lo store, infatti, mette a disposizione non solo prodotti biologici e biodinamici, ma anche resilienti o, comunque, realizzati con metodologie che impattano il meno possibile sotto il profilo ecologico.

Non a caso Punto Gaia agisce in tre direzioni di “tutela”. La prima riguarda la Tutela dell’Ambiente e comprende i prodotti per la cura della persona e per l’igiene della casa. A molti potrebbe sembrare impossibile, eppure si può fare molto anche solo modificando lievemente quelle scelte d’acquisto che consideriamo spesso “obbligate”.

Eppure scegliere prodotti sfusi o “a rifiuto zero” (zero waste) è già un passo avanti: shampoo, balsamo e deodorante solidi, detersivi sfusi nichel free, spazzole con setole naturali e saponi “al taglio” sono solo alcuni esempi di scelte consapevoli.

La seconda è, invece, la Tutela del Bambino. Si tratta di prodotti che oltre a proteggere la salute dei più piccoli hanno un impatto limitato nell’ecosistema. Esempi pratici sono i pannolini lavabili, i piatti in bambù, massaggia-gengive con materiali naturali, giochi pedagogici.

C’è, infine, la Tutela del Contadino, che si traduce soprattutto nella scelta di alimenti il cui processo di produzione mette al centro la persona, distaccandosi dalle logiche del commercio della grande distribuzione. Parliamo quindi di prodotti di piccole realtà territoriali, provenienti da aziende con filiera equo-solidale, cooperative sociali e così via, in modo da offrire prodotti biologici e biodinamici o, comunque, resilienti.

Alcuni esempi sono farine e birre del Cilento e prodotti tipici pugliesi (tarallini, biscotti cegliesi, orecchiette). E ancora: 10 referenze di riso italiano, pasta di grano duro e di farro, fusilli di avena, gnocchetti di ceci, tagliolini e tagliatelle annidate a mano.

Non mancano farine sfuse (di ceci, mais, riso, grano saraceno), sali, spezie, legumi secchi e decorticati, cereali (avena, farro, grano saraceno, miglio, orzo, sorgo) e neanche caffè biologico equo-solidale da macinare fresco, zucchero biologico di betulla o di canna, composte, miele, frutta secca ed essiccata. Conciliare spesa e attenzione per l’ambiente, quindi, da oggi è molto più facile.

Punto Gaia
Scafati – Via Martiri d’Ungheria 166
Tel. 3756780087

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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