Pompei, un “trenino” turistico per collegare sito archeologico e città moderna

POMPEI. I turisti degli Scavi in giro per la città nuova a bordo del trenino “lillipuziano”. È il nuovo servizio targato Comune di Pompei. Dal 1° agosto 2022 il trenino partirà da Porta Stabia, fino ad arrivare a Porta Marina Inferiore, poi, passando da piazza Anfiteatro, giungerà al capolinea adiacente il Santuario. Il trenino è lungo 11 metri ed è bardato con i colori dell’antica Pompei: rosso pompeiano con finiture nero e oro.

«Il trenino turistico – ha evidenziato il sindaco Carmine Lo Sapio – unirà la città antica con quella nuova sviluppando l’economia della città. Sarà un servizio utilissimo per i turisti sia per il collegamento tra Porta Marina Inferiore, Porta Anfiteatro e il Santuario. Potrebbe sembrare un “giocattolo”, invece andrà a razionalizzare anche gli altri servizi di mobilità quali taxi, bus ed Ncc».

«Avevo un sogno, il “sogno Pompei”» ha detto invece la dottoressa Cara Cipriano, presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa “San Giovanni” che si è aggiudicata la manifestazione d’interesse bandita dal Comune di Pompei per affidare il servizio turistico.

«Il sogno – ha aggiunto – consisteva nel creare qualcosa di meraviglioso per la mia città, in cui ho vissuto fino a 28 anni. Poi mi sono trasferita a Sorrento, ma sempre avendo Pompei nel cuore».

«Le cooperative – ha spiegato il presidente del cda – non possono ripartire gli utili e  per questo motivo gli utili del servizio saranno investiti per sviluppare il turismo cittadino e per iniziative sociali come la “San Giovanni Lab resto al sud”, che offrirà opportunità di lavoro ai giovani del territorio».

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

Un pensiero riguardo “Pompei, un “trenino” turistico per collegare sito archeologico e città moderna

  • 31 Agosto 2022 in 21:47
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    Bellissimo giro, un po’ caro 8 euro, peccato che le spiegazioni vengano dette solo in inglese……e qui siamo in Italia.

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