Il gemellaggio tra Pompei e Latiano si rinnova nel segno del Beato Bartolo Longo
Partite le celebrazioni per l’Anno Bartoliano nella città pugliese che diede i natali al Fondatore del Santuario mariano
POMPEI. Il gemellaggio tra Pompei e Latiano si rinnova nel segno del Beato Bartolo Longo, la cui vita accomuna la città vesuviana e quella pugliese. L’occasione per rinsaldare questo antico legame tra i luoghi dove l’Avvocato nacque, visse e operò, è stata proprio la celebrazione dell’anniversario della sua beatificazione, avvenuta nel 1980 ad opera di Papa Giovanni Paolo II, che nel Comune pugliese ha segnato l’avvio “dell’Anno Bartoliano”. I prossimi dodici mesi a Latiano, infatti, saranno dedicati proprio a Bartolo Longo.
Sabato 26 ottobre 2019 – fa sapere il Santuario di Pompei – è stato celebrato il 39esimo anniversario della beatificazione di Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, e a Latiano, il Comune in provincia di Brindisi dove l’Apostolo della carità nacque nel 1841, è stato inaugurato “l’anno bartoliano”: un periodo speciale di eventi dedicati alla figura dell’illustre concittadino. Era proprio il 26 ottobre 1980 quando, nella Basilica di San Pietro, San Giovanni Paolo II proclamò la beatificazione di Longo, di don Luigi Orione e di Suor Maria Anna Sala.
E sabato 26, come primo atto dell’apertura delle celebrazioni, nella casa dove il Beato visse la sua infanzia, Cosimo Maiorano, sindaco di Latiano, e Pietro Amitrano, sindaco di Pompei, hanno rinnovato il gemellaggio tra le due città e hanno firmato un documento d’intenti per continuare e incrementare i rapporti comuni. Subito dopo, nel frantoio dell’antica dimora di Longo, l’editore Savino D’Andrea ha presentato il progetto “Le vie del Beato. In cammino da Latiano a Pompei”, un vero e proprio percorso che permetterà ai pellegrini di visitare i luoghi dove il Beato visse e operò.
Infine, nella Chiesa madre latianese dedicata a Santa Maria della Neve, monsignor Vincenzo Pisanello, Vescovo di Oria, ha presieduto la Messa inaugurale, concelebrata da monsignor Pietro Caggiano, vicepostulatore della causa di canonizzazione di Bartolo Longo, dal parroco don Salvatore Rubino e da numerosi presbiteri della diocesi. Al rito ha partecipato, tra l’altro, una delegazione di Oria dei Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Oessg). La giornata si è conclusa con il concerto del Coro “Arcobaleno delle note”, composto dai giovani dell’Istituto comprensivo di Latiano, diretti dal maestro Sandra Corrado. A Latiano, gli eventi proseguiranno nei mesi prossimi e si concluderanno, dal 24 al 28 ottobre 2020, con lo storico ritorno delle spoglie mortali del Beato nella sua città.