Matrimoni civili “fuori dal Comune”: adesso si può, anche a Pompei

POMPEI. Matrimoni civili al di fuori della casa comunale, a Pompei adesso si può. Nei giorni scorsi è arrivato il via libera dalla giunta al provvedimento che consente di celebrare validamente le nozze anche in location diverse da Palazzo De Fusco, come alberghi, resort e altri luoghi o edifici di pregio storico-architettonico.

A breve, il dirigente del Settore competente, provvederà a pubblicare la manifestazione d’interesse sui canali istituzionali del Comune di Pompei, a cui potranno partecipare enti ed aziende private interessate a mettere a disposizione i propri spazi.

L’obiettivo dichiarato del provvedimento è di «Aiutare l’economia e promuovere il territorio», come ha spiegato il sindaco Carmine Lo Sapio, che spiega: «Questo provvedimento è un sostegno in più per l’economia locale. Soprattutto per un settore che più di altri ha subito le conseguenze della pandemia da Covid 19».

«È la risposta – aggiunge – alle diverse istanze che ci arrivano costantemente, sia dai cittadini che dalle attività, hotel, resort e varie aziende locali che ci chiedono di poter celebrare i matrimoni in location diverse dalla casa comunale. Ed è anche un modo di promuovere e valorizzare il nostro territorio».

Si tratta, ovviamente, di riti civili che potranno essere celebrati fuori le mura di Palazzo de Fusco sia per ragioni logistiche che per motivi legati ad aspetti storico-architettonici, di paesaggio e di tradizione religiosa e culturale.

La delibera apre la strada ad una manifestazione d’interesse a cui potranno partecipare le strutture ricettive e gli edifici che, dotati di particolari pregi storici, architettonici, ambientali e artistici, mettono a disposizione uno o più spazi da destinare permanentemente alla celebrazione dei matrimoni civili. Le strutture e gli spazi individuati dovranno possedere specifici requisiti.

Il richiedente deve consentire a priori la disponibilità giuridica, in comodato gratuito, di un locale idoneo alla celebrazione del matrimonio davanti all’Ufficiale di Stato Civile del Comune. La richiesta, presentata all’inizio di ogni anno, valida almeno per tre anni, sarà sottoposta all’approvazione della giunta comunale. Il locale dovrà essere decoroso e adeguato alla finalità pubblica/istituzionale.

Dovranno sussistere i requisiti richiesti dalle normative di legge, tra cui: l’ubicazione nel Comune di Pompei; il possesso dei requisiti di idoneità, agibilità e sicurezza dei locali e degli spazi esterni adiacenti; la destinazione d’uso urbanistico compatibile con l’oggetto dell’avviso; la dotazione di un arredo consono allo svolgimento della funzione di celebrazione dei matrimoni civili.

L’idoneità dei locali sarà oggetto di valutazione a seguito di sopralluogo effettuato dal Comune a mezzo di personale tecnico e dei Servizi demografici; il  locale verrà concesso in comodato gratuito al Comune di Pompei, per tre anni rinnovabili, previo accordo tra le parti.

Il comodatario si obbligherà a garantire: il libero accesso dei cittadini alla sala/spazio ove è istituita la Casa Comunale durante le celebrazioni; l’uso, nelle sale stabilite, dei beni mobili (tavolo, numero di sedie adeguato alla capienza dei locali, quattro poltroncine per gli sposi e i testimoni) necessari per le celebrazioni dei matrimoni; la presenza delle bandiere della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea nelle sale adibite alla celebrazione dei matrimoni; la manutenzione dell’immobile a propria cura e spesa; la disponibilità delle aree riservate, per tutta la durata del contratto di comodato per la celebrazione dei matrimoni fissati dall’Ufficio di Stato Civile, poiché la fissazione delle date dei matrimoni è prerogativa esclusiva di quest’ultimo.

Il comodante, infine, dovrà impegnarsi a promuovere turisticamente il Comune di Pompei mediante alcune azioni quali la distribuzione di locandine inerenti eventi istituzionali sul territorio.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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