La Fraternità di Emmaus a Pompei sull’esempio di Bartolo Longo
POMPEI. È la volta, oggi (sabato 21 gennaio), della visita a Pompei della Fraternità di Emmaus, movimento ecclesiale che arriva con circa 500 componenti in pellegrinaggio in Santuario in occasione del Giubileo per il 150esimo anniversario dell’arrivo del Beato Bartolo Longo a Pompei.
Arriveranno bambini, giovani, sposi e consacrati. La visita è stata preparata con grande cura allo scopo di affidarsi a Dio attraverso l’intercessione di Maria, ma il motivo principale è, questa volta, nell’esperienza di ripercorrere i passi di Bartolo Longo, nella speranza di trarre insegnamento per l’esperienza ecclesiale che punta al desiderio di santità.
«A Pompei poi abbiamo scoperto l’esperienza molto bella del laico Bartolo Longo che ha creato un’opera in cui la dimensione orante si intreccia con quella caritativa, senza dimenticare la particolare attenzione alla dimensione comunicativa e culturale. Elementi che si intrecciano e fanno da coordinate del nostro cammino ecclesiale, composto da uno slancio orante e un grande impegno di carità» ha dichiarato don Silvio Longobardi, custode della fraternità di Emmaus.
La preghiera e la carità si traducono nell’esperienza delle Oasi della Fraternità di Emmaus che sono presenti a Pompei con tre forme d’esperienza: due di accoglienza, all’interno del Centro “Giovanni Paolo II” dove vivono gli sposi con i loro figli, naturali e della Provvidenza, e una di formazione, dedicata ai consacrati.
Il pellegrinaggio a Pompei è un atto di gratitudine, non solo alla Vergine ma proprio a colui che è stato il suo apostolo, Bartolo Longo, perché la sua testimonianza è vigorosa ed essenziale proprio per i laici. La Fraternità, in gran parte, è costituita da membri laici e quindi attinge da Bartolo Longo una testimonianza luminosa che incoraggia a vivere la fede con grande fiducia.
Il pellegrinaggio di oggi ha previsto la venerazione delle reliquie del Beato e la partecipazione al Santo Rosario. Successivamente seguirà, alle ore 19, la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Tommaso Caputo, dove la Messa sarà animata dal coro della Fraternità.