Bullismo e cyberbullismo, l’intervento del sindaco di Pompei al convegno sul tema

POMPEI. «Il dovere di un amministratore è anche quello di proteggere i minori da ogni forma di violenza». Così il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha esordito al convegno su bullismo e devianza minorile, promosso dal commissario straordinario di Torre Annunziata, Antonio D’Acunto, e dall’Ambito Sociale N30, al quale ha partecipato, tra gli altri, il presidente del Tribunale di Torre Annunziata Ernesto Aghina.

Un tema quanto mai attuale quello al centro del convegno di ieri. Le cronache delle città vesuviane nelle ultime settimane sono state infatti farcite da episodi di violenza giovanile. Episodi al limite della tragedia, che non hanno risparmiato nemmeno Pompei, anzi.

Alcuni degli ultimi weekend, compreso quello di Pasqua, sono stati funestati da scontri tra bande di giovanissimi e mega-risse in pieno centro storico. Una vera piaga sociale che rischia di screditare l’immagine turistica di Pompei, che in proprio in questi giorni ha ritrovato turisti e rifioritura economica.

Ma non può esserci ripresa senza sicurezza. Ne è consapevole il sindaco Lo Sapio, che al convegno ha aggiunto: «Bisogna tutele i nostri bambini e adolescenti attraverso strumenti idonei a prevenire, ma anche a reprimere, ogni tipo di pericolo che li minaccia. Bisogna concedere spazi ai giovani così da renderli protagonisti della loro vita. I giovani hanno bisogno di mettere in circolo le loro energie, soprattutto in questo momento, quando ogni certezza sembra vacillare. Questo si può fare promuovendo progetti di supporto ai giovani, lavori di cura e manutenzione del territorio e tanti altri interventi nei diversi ambiti. Ed è ciò che io e la mia Amministrazione stiamo facendo».

Gli episodi di violenza tra giovanissimi potrebbero essere intimamente connessi con l’uso (a volte distorto) che oggi i minori fanno della tecnologia. A ciò si associa talvolta il mancato il mancato controllo delle famiglie.

Nell’inchiesta della Polizia che sta indagando sulla mega-rissa in piazza a Pompei, infatti, è emerso proprio come lo scontro si sia originato al culmine delle schermaglie che c’erano state già sui social.

Il sindaco ha quindi posto l’accento sul bullismo che si “evolve” in cyber-bullismo proprio attraverso la Rete. «I bambini – ha detto – giocano con il tablet e scoprono internet già da piccolissimi. Gli adolescenti utilizzano costantemente i Social e spesso comunicano solo attraverso il loro telefonino. Nell’era di internet, così, il pericolo dei minori si manifesta attraverso la Rete. Come il bullismo, ad esempio, che prende la forma di cyberbullismo. Tra i giovani, non esiste più solo quel tipo di violenza psicologica, verbale o anche fisica che si consumava tra i banchi di scuola o ai giardinetti».

Oggi le prevaricazioni tra ragazzini viaggiano anche via internet. «Oggi i ragazzi – conferma il sindaco – usano una nuova modalità di “aggressione” nei confronti dei più deboli attraverso l’uso di chat e di social network. Negli ultimi anni, l’uso di questi nuovi strumenti di “socialità” tecnologica avviene in età sempre più precoce. I comportamenti “on-line” possono verificarsi come conseguenza di quelli “off-line”, avvenuti ad esempio a scuola o nei luoghi e occasioni di aggregazione. Ma possono anche avere luogo soltanto “in Rete”. Nelle nuove generazioni, il confine tra vita “on-line” e vita “off-line” è davvero labile e tutto ciò che accade attraverso le nuove tecnologie ha poi ripercussioni anche nella vita reale».

Pompei, intanto, studia soluzioni per arginare il problema del bullismo e delle risse tra giovani in centro storico. Telecamere, divieto di accesso dei ciclomotori in centro, stop alla musica nei locali alle 24 in punto, divieto di bevande alcoliche sono alcune delle misure intraprese (o in via di essere adottate) dall’amministrazione comunale.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *