Un grande graffito di una imbarcazione dà il nome alla casa della Nave Europa di Pompei

POMPEI. La casa della Nave Europa trae il nome da un grande graffito inciso nella parte nord del peristilio, dove è riprodotta una nave, chiamata appunto “Europa”, con la scialuppa legata alla poppa (nella foto di copertina). Probabilmente nell’ultima fase di vita dell’edificio il proprietario doveva essere o un marinaio o un piccolo armatore.

Il nucleo originario risale al III secolo a.C. ma nel corso del tempo la domus ha subito diverse modifiche e ampliamenti, che l’hanno portata a cambiare e ad ampliare più volte le strutture. Durante il II secolo si pensò ad ampliare il peristilio sul quale si aprivano numerosi ambienti disposti sia sul lato settentrionale che occidentale.

Alcune colonne in tufo del peristilio e decorazioni in I Stile richiamano alla memoria le fasi più antiche e di maggior splendore della domus, un motivo decorativo derivato dal cosiddetto “stile strutturale greco”, ampiamente diffuso a Delo ma molto raro a Pompei.

Al momento dell’eruzione, nel 79 d.C., nell’ultima fase di vita, l’abitazione doveva presentare anche un’attività produttiva legata all’agricoltura. Il giardino, posto su due differenti livelli, era piantato a vigna disposta su filari regolari, mentre una piccola parte era invece utilizzata per la coltivazione di legumi e ortaggi.

Alessandra Randazzo

Alessandra Randazzo

Classicista e comunicatrice. Si occupa di beni culturali per riviste di settore.

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