Il progetto Rosantiqua presentato all’Università di Padova

PADOVA. In occasione della Giornata Internazionale di Studi sui Profumi Antichi, svoltasi il 21 novembre 2025 nella Sala Sartori dell’Università di Padova, è stato presentato il progetto Rosantiqua sulla ricostruzione e valorizzazione del Giardino di Ercole nel Parco Archeologico di Pompei, realizzata dall’associazione omonima in collaborazione con il Parco.

L’iniziativa è stata illustrata dall’ingegnere Michele Fiorenza (nella foto in alto), ideatore del progetto, insieme al co-presidente dell’associazione, Michelangelo Merolla, davanti a un pubblico composto da studiosi, archeologi, botanici e specialisti del settore che hanno espresso apprezzamenti e interesse scientifico verso un intervento che unisce ricerca, ricostruzione storica e cultura sensoriale.

Il Giardino di Ercole, noto anche come Giardino della Casa del Profumiere, è uno spazio che nel I secolo d.C. era destinato alla coltivazione di essenze utilizzate per la produzione di profumi. L’intervento di riqualificazione ha restituito vita a questo frammento della città antica attraverso la messa a dimora di 800 rose antiche, 1.200 viole e 1.000 piante di ruscus, insieme a ciliegi, viti e meli cotogni, ricreando un paesaggio fedele alle testimonianze botaniche di epoca romana.

Durante la presentazione a Padova, l’ingegnere Fiorenza ha espresso profonda gratitudine verso il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, e verso i funzionari e studiosi che hanno sostenuto l’intervento, tra cui Maria Rispoli, Halinka Di Lorenzo, Claudia Buonanno, Antonio De Simone, Salvatore Nappo, Michele Borgongino e Maurizio Bartolini.

Ha inoltre anticipato l’auspicio di avviare una nuova fase di ricerca dedicata ai profumi pompeiani, coinvolgendo Cecilia Baraldi, dell’Università di Modena, e Alice Capobianco, delle Università di Genova e Colonia, entrambe impegnate nello studio della profumeria antica.

L’interesse suscitato dal progetto è stato sottolineato in particolare dall’archeologa Monica Salvadori, prorettrice dell’Università di Padova. La partecipazione a un contesto accademico internazionale ha evidenziato la portata del lavoro svolto e il valore sperimentale dell’iniziativa, che rappresenta un esempio virtuoso di dialogo tra archeologia, botanica e storia delle tecniche profumiere.

Il prestigio della presentazione padovana è stato ulteriormente amplificato dal riconoscimento ottenuto appena tre giorni prima, il 18 novembre, nell’ambito della VII edizione del Premio GreenCare, dedicato alla tutela e alla valorizzazione del verde.

Nel corso della cerimonia, svoltasi nella sede dell’Unione Industriali di Napoli, il Parco Archeologico di Pompei e l’associazione Rosantiqua sono stati premiati proprio per il progetto Rosantiqua, confermando la qualità dell’intervento e la sua rilevanza nella rigenerazione del verde aperto al pubblico.

La Casa del Profumiere, risalente al III secolo a.C., è nota per la statuetta marmorea di Ercole rinvenuta nel larario e per l’iscrizione “cras credo” (domani si fa credito) posta all’ingresso. Dopo il terremoto del 62 d.C. fu creato il grande giardino destinato alla coltivazione di fiori per la produzione di profumi.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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