Graduatoria C-sit, appello degli idonei ai Centri per l’impiego
NAPOLI. Un appello pubblico arriva dagli idonei istruttori informatici inseriti nella graduatoria C-sit, attualmente l’unica graduatoria vigente nell’ambito del piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego (CPI) in Campania, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2025.
Il gruppo, che ha seguito negli anni l’attenzione mediatica dedicata alle criticità del sistema dei servizi per il lavoro regionali, chiede ora che venga data visibilità alla propria situazione prima che il termine di validità della graduatoria venga raggiunto.
La graduatoria C-sit conta complessivamente circa 241 unità. Secondo una ricognizione interna effettuata dagli stessi idonei, tra le 100 e le 120 persone risultano ancora attivamente interessate a un eventuale scorrimento. Si tratta di profili che dichiarano piena disponibilità immediata e competenze già verificate, pronte a essere messe al servizio della pubblica amministrazione regionale senza ulteriori costi, grazie all’utilizzo di fondi già stanziati dal Ministero del Lavoro.
La richiesta principale riguarda la possibilità di procedere allo scorrimento completo della graduatoria entro la sua naturale scadenza o, in alternativa, di valutare una proroga della sua validità. Secondo gli idonei, questa soluzione consentirebbe di rafforzare in tempi rapidi l’organico dei Centri per l’Impiego, strutture che da anni affrontano difficoltà operative legate alla carenza di personale e alla crescente domanda di servizi da parte dei cittadini.
Il tema si inserisce in un contesto più ampio, segnato dalla prospettiva di un nuovo concorso regionale per l’assunzione di personale nei CPI, con un fabbisogno stimato tra le 450 e le 600 unità. Pur riconoscendo l’importanza di nuove procedure selettive, gli idonei C-sit sottolineano l’opportunità di riservare una quota delle future assunzioni a chi è già presente in graduatoria, dopo un’attesa che dura da quattro anni.
L’auspicio è che un’adeguata attenzione mediatica possa favorire un confronto istituzionale e accelerare le decisioni necessarie per valorizzare risorse umane già formate e selezionate. In gioco, secondo i promotori dell’appello, non vi è solo il destino della graduatoria, ma anche l’efficienza dei servizi pubblici per l’impiego in una regione che continua a confrontarsi con complesse sfide occupazionali.
















