Un aperitivo di Pompei Città Partecipata apre la campagna elettorale
POMPEI. Proprio mentre partono a Pompei le prime iniziative della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative della Regione Campania è stato fissato un primo appuntamento di iniziativa e verifica politica a livello locale. Ha dichiaratamente uno scopo di sondaggio del contributo del ceto civile (specialmente quello giovanile) di Pompei in prospettiva delle amministrative locali per il rinnovo del consiglio comunale previsto nel 2026.
Un volantino digitale ha invitato ad un aperitivo con conversazione sulle aspirazioni e i suggerimenti per il futuro amministrativo locale per la serata del 23 ottobre scorso. Il titolo “Le cose che abbiamo in comune” è di Pompei Città Partecipata, coalizione di 3 liste elettorali.
L’invito è stato rivolto specialmente ai giovani di anagrafe e di entusiasmo. Esclude formalità e/o vincolo precostituito ma ha promesso una conversazione libera e democratica diretta ad appurare se sarà possibile alla nuova generazione pompeiana trovare un’occupazione dignitosa ed avviare un percorso di vita sociale in cui mettere su famiglia e sperare nella felicità.
Al di là di ogni orientamento personale, in questo periodo in cui si registra ad ogni tornata elettorale un maggior allontanamento della gente dalla politica, sempre più scettica sulla reale intenzione del ceto dirigente del Paese di impegnarsi seriamente con onestà e competenza nella risoluzione dei problemi della gente, bisogna registrare la novità dell’iniziativa locale pompeiana (che merita attenzione) di delegare all’agorà giovanile il programma da sottoporre al corpo elettorale.
Ci appare in primis positiva l’iniziativa di coinvolgere i giovani pompeiani in un inedito protagonismo. Si tratta di sdoganare oggettivamente una forza fresca e libera da preconcetti e condizionamenti esterni. Allo stesso tempo sarebbe interessante l’avvicendamento nella stanza dei bottoni del Comune di Pompei, che potrebbe incentivare l’entusiasmo e la vitalità del ceto dirigente e l’abbandono di vecchie pratiche della politica, che hanno trasformato la campagna elettorale in un mercato delle vacche.
In conclusione, noi che non abbiamo partecipato all’aperitivo serale di giovedì 23 ottobre 2025, ci riserviamo di verificare i comportamenti, la formazione delle liste elettorali e le alleanze concrete stipulate sul territorio desunte dai programmi elettorali, oltre alle intenzioni dichiarate dalle varie coalizioni che si candideranno alla guida della macchina amministrativa di Pompei.
Al momento ci limitiamo esclusivamente a sottolineare la novità dell’iniziativa di ascoltare in via preliminare la gente (specialmente i giovani) prima di formulare una proposta politica e conseguentemente di impegnare con mandato concreto (tutto da verificare) la migliore componente civile del ceto socioeconomico pompeiano.
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