“Skills for Life”: a Pompei la disabilità diventa sapere, lavoro, bellezza condivisa

POMPEI. C’è una Pompei che non si misura in metri quadrati di storia, ma in gesti, voci, occhi lucidi. È quella della Parvula Domus, fattoria sociale e culturale immersa nell’anello verde del Parco archeologico, dove giovani con autismo e disabilità cognitiva coltivano la terra, curano le api, accolgono visitatori e guidano percorsi esperienziali tra le Domus. Qui, dove la fragilità si trasforma in cura e la disabilità si fa sapere, la parola inclusione assume una forza concreta, tangibile, quotidiana.

Il 4 luglio 2025, questo luogo dell’anima ha ospitato il primo incontro della rete nazionale “Lavoro e turismo: la grande sfida possibile”, voluto dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Insieme a lei, realtà del Terzo Settore provenienti da tutta Italia, istituzioni culturali, scuole, cooperative. Un intreccio di esperienze diverse, unite da un’intenzione chiara: dimostrare che cultura, arte e turismo possono e devono diventare accessibili anche sul piano occupazionale.

«I nostri ragazzi sono preparatissimi – ha affermato la ministra – e possono diventare guide, narratori, custodi dei luoghi della bellezza. Pompei ce lo insegna: se si crede davvero nelle persone, le opportunità si moltiplicano. Qui è stato costruito un percorso esemplare, che può ispirare tante altre realtà italiane».

Un percorso costruito nel tempo anche grazie alla visione e all’impegno di Giovanni Minucci, figura determinante della cooperativa “Il Tulipano”, che con passione e tenacia ha saputo trasformare l’utopia in struttura, rendendo la Parvula Domus un modello virtuoso di agricoltura sociale, cultura accessibile e dignità restituita.

E proprio i ragazzi del Tulipano, oggi, sono diventati guide poetiche della memoria: accompagnano i visitatori negli scavi, li conducono tra le rovine e i giardini con uno sguardo altro, attento, profondissimo. Ti prendono per mano e ti dicono: “Guarda. Ma guarda davvero”.

Accolgono con delicatezza, raccontano con rigore, illuminano con autenticità. E restituiscono alla storia quella parte taciuta: quella che parla di chi è stato troppo a lungo lasciato fuori. Insieme a loro, da Lodi è arrivata la Fondazione Danelli, con giovani che hanno attraversato l’Italia per questo incontro. Ragazzi e ragazze hanno raccontato il senso di ciò che stavano vivendo: stupore, riconoscimento, amicizia.

Qualcuno ha detto che arrivare per la prima volta in Campania, incontrare altri ragazzi “con un funzionamento speciale”, è stato come sentire finalmente un’Italia unita in un’unica voce. Tra le parole emerse, un concetto ha risuonato con particolare forza: “Skills for Life” – abilità per la vita. Un nome semplice, eppure carico di significato. In quelle tre parole si racchiude un’intera visione: la possibilità, reale e concreta, di imparare a vivere insieme. Perché non è scontato che qualcuno ti insegni davvero come si vive. Ma qui sì.

Qui, tra le pietre millenarie di Pompei e le mani laboriose della Domus, questo accade. E accade davvero. Insieme al Tulipano e alla Fondazione Danelli, erano presenti anche ParteNeapolis, Capri Senza Barriere, La Sciuscella, ANCoS Roma, La Nostra Famiglia di Bosisio Parini e il Liceo Pascal di Pompei, rappresentato dalla preside Filomena Zamboli.

Pompei non ha solo parlato di inclusione. Ha parlato con chi di solito non ha voce. E ha ascoltato. E se c’è un’eco da portare a casa, è questa: la dignità si coltiva, l’inclusione non si dichiara – si pratica. E il futuro, quello vero, lo si costruisce così: passo dopo passo, dentro un sito archeologico, tra la polvere della storia e la fioritura della speranza.

Noemi Perlingieri

Noemi Perlingieri

Cresciuta a Trevico, il tetto della Campania e paese natio del regista Ettore Scola, si laurea alla facoltà di Archeologia e Storia dell’arte della “Federico II” con una tesi triennale sul Museo Hermann Nitsch di Napoli e una tesi magistrale sul Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. Il mondo della fotografia la affascina da sempre e fin da giovanissima partecipa attivamente alle iniziative culturali dell’associazione Irpinia Mia. Dal 2014 è in forza presso il Parco Archeologico di Pompei a supporto dell’Area tecnico specialistica - settore valorizzazione del Grande Progetto Pompei. Dal 2023 è Consigliere regionale Icom Campania.

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