Lotta alle mafie: premiato il giornalista Giovanni Taranto
SECONDIGLIANO. Al giornalista e scrittore oplontino Giovanni Taranto il premio come giornalista da sempre impegnato nella lotta alle mafie nonostante minacce e intimidazioni. Si è tenuta presso la Casa Circondariale di Secondigliano “Paolo Mandato” l’edizione 2025 del “Memoriale delle Vittime innocenti della Criminalità”, evento che ha voluto onorare figure chiave nella lotta alle mafie e promuovere i valori della legalità.
Quest’anno, la cerimonia ha visto tra i premiati il giornalista Giovanni Taranto, per il suo quarantennale impegno nel contrasto alla criminalità organizzata. Il premio conferito a Taranto – sulla cui incolumità lo Stato ha più volte predisposto dispositivi di vigilanza – è un riconoscimento al suo lavoro di cronista, spesso svolto sotto minaccia, con intimidazioni, aggressioni e l’invio di lettere minatorie e proiettili, e al suo impegno nella diffusione dei valori della legalità.
«Un premio che non sento solo mio, ma che credo vada inteso soprattutto come riconoscimento a tutti i cronisti vittime di pressioni e violenza di ogni genere», ha commentato il giornalista. Taranto ha inoltre espresso gratitudine verso la dottoressa Lina De Cesare, direttore della UOC Riabilitazione della ASL Napoli 1, «vero motore e artefice dell’iniziativa».
Il “Memoriale”, ideato dall’ASD Vip Center e promosso dall’ASD Meridies Onlus, non è stata una semplice commemorazione, ma un momento di profonda riflessione e un’occasione per ribadire un convinto impegno civile. L’evento ha ricordato e onorato figure come il giornalista Giancarlo Siani e Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale fatto uccidere da Raffaele Cutolo.
Proprio da pochi giorni Taranto era rientrato dal Friuli Venezia Giulia dove aveva contribuito ad organizzare alcuni eventi in memoria di Giancarlo Siani, a quarant’anni dal suo omicidio. Il cronista napoletano assassinato dalla mafia di Marano era stato ricordato di recente all’università di Udine e al Festival nazionale del giornalismo d’inchiesta a Ronchi dei Legionari.
La cerimonia svoltasi a Secondigliano ha anche segnato la conclusione del progetto “Gestire la forza – Guardare alla vita”, promosso da ASD Meridies Onlus nell’ambito del piano nazionale per lo sport in carcere del Ministero per lo Sport, con il sostegno di Sport e Salute. Questo progetto ha portato sport e valori, in particolare lezioni di arti marziali tenute dal Maestro di Ju-Jitsu Salvatore Izzi, coinvolgendo numerosi detenuti di Secondigliano, come strumento di rieducazione, rispetto e rinascita.
Tra le numerose autorità presenti al “Memoriale” per portare il sostegno delle istituzioni figuravano Antonio De Iesu, assessore alla Polizia Municipale e Legalità del comune di Napoli; Emanuela Ferrante, assessore allo Sport e Pari Opportunità; Lucia Castellano, provveditore regionale dell’amministrazione Penitenziaria ; il generale Giovanni Adamo, vice comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli; Antonella Palumbo, dirigente del Commissariato Secondigliano; Giulia Russo, direttore del penitenziario di Secondigliano; Francesca Merenda, coordinatrice Campania Sport e Salute; Giancarlo Carosella, consigliere nazionale ASI (Associazioni Sportive Italiane); e Carmela Rescigno, consigliere regionale e presidente della Commissione Regionale Speciale Anticamorra e Beni Confiscati.
Taranto, autore fra l’altro della serie di romanzi imperniati sulle indagini del Capitano Mariani (Avagliano editore) ha espresso il desiderio di utilizzare questo riconoscimento come «sprone per andare avanti con maggiore determinazione nel mio impegno, non solo attraverso il giornalismo, ma ora anche con quanto riuscirò a comunicare con i miei libri che, attraverso la narrazione, possono forse spiegare alcuni meccanismi del crimine e spingere a fare precise scelte di campo». E poi ha concluso : «Fare memoria è importante, ma costruire la legalità giorno per giorno è un dovere di tutti».