Ravello Festival, le donne dell’antichità di Anselm Kiefer arrivano a Villa Rufolo

RAVELLO. La Fondazione Ravello, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma, presenta “Le Donne dell’Antichità” di Anselm Kiefer, esposizione che sarà allestita a Villa Rufolo dall’11 luglio al 26 agosto 2025 nell’ambito del Ravello Festival 2025.

Il progetto si concentra su uno dei temi più ricorrenti nella ricerca di Anselm Kiefer: la figura femminile come forza generativa, distruttiva o iniziatica. “Le Donne dell’Antichità”, ispirate a protagoniste della storia romana, della mitologia greca e delle tradizioni nordiche, sono rappresentate quali presenze archetipiche o simboliche.

Nomi evocati, corpi senza volto o frammentati, teste assenti o sostituite da oggetti come libri, piombo o filo spinato, abiti irrigiditi nel gesso, vestigia rituali, sospese tra rovina e monumentalità. Queste figure abitano un tempo fuori dalla cronologia e mettono in crisi ogni narrazione lineare del potere e della conoscenza.

Il percorso espositivo si sviluppa negli spazi di Villa Rufolo e nel suo storico giardino, progettato da Francis Nevile Reid nel XIX secolo. L’architettura stratificata della villa – con le sue sale, logge e affacci sul paesaggio costiero – entra in dialogo con le opere, sottolineandone la dimensione scenica e metastorica.

La mostra riunisce alcune figure femminili della storia e del mito come Paete, che rievoca il gesto di Arria, matrona romana che si colpisce al ventre pronunciando al marito la celebre frase: “Paetus, non dolet”. Oppure Tusnelda moglie di Arminio, condotta a Roma come prigioniera e descritta da Tacito come donna fiera e coraggiosa.

E ancora, rivolta alla storia, Apollodors Liste il cui lungo strascico accoglie lo svolgimento di una bobina di piombo su cui sono applicate una serie di fotografie di architetture in rovina o altri elementi simbolici nella produzione dell’artista a indicare lo svolgersi della storia e la dimensione senza tempo del mito e al suo ritorno nella contemporaneità.

Ravello, città da sempre legata alla grande cultura europea, ha accolto nel tempo personalità centrali del pensiero, dell’arte e della musica, da Richard Wagner a Gore Vidal. In questo contesto, la presenza di Anselm Kiefer, artista la cui opera ha interrogato la memoria, la storia e la forma del sapere, si inserisce in una continuità ideale tra passato e presente.

A fare da sfondo uno dei panorami più belli del mondo, nell’aria i sentori del mare e dei limoni della costiera amalfitana, intorno lo splendido giardino fiorito di Villa Rufolo a Ravello che già incantò Wagner: è questo lo scenario magico che anche nell’estate 2025 accoglierà alcune delle più note compagini orchestrali di oggi, dalle italiane dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala alla Royal Philharmonic Orchestra, insieme a solisti e bacchette eccellenti.

Dal 6 luglio al 25 agosto, 15 concerti organizzati dalla Fondazione Ravello, guidata dal presidente Alessio Vlad con la direzione generale di Maurizio Pietrantonio e la direzione artistica di Lucio Gregoretti, realizzati grazie al sostegno della regione Campania.

Inaugurazione con un concerto di Jérémie Rhorer alla guida della sua orchestra Le Cercle de l’Harmonie, fondata nel 2005, compagine che usa strumenti d’epoca per restituire al repertorio classico e romantico le sue più autentiche sonorità. A fianco della musica classica, spazio al jazz con Stefano Bollani, Danilo Rea, Dado Moroni, Roberta Gambarini, Richard Galliano.

Maria Celeste Gubitosa

Maria Celeste Gubitosa

Giornalista, personal trainer e laureanda in scienze nutraceutiche. Benessere ed equilibrio tra mente e corpo sono i suoi mantra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *