Pompei, caso chioschi e bancarelle: salta il tavolo di confronto tra maggioranza e opposizione

POMPEI. Caso chioschi: salta prima di iniziare il tavolo di confronto tra maggioranza e opposizione. L’incontro era stato programmato per il pomeriggio di venerdì scorso a Palazzo De Fusco, dopo il secondo giorno di protesta dei venditori ambulanti che da nove mesi sono senza lavoro. Da quando, cioè, chioschi e gazebo sono stati sequestrati e demoliti dall’intervento della Procura di Torre Annunziata.

I consiglieri di opposizione Salvatore Caccuri (Italia Viva), Michele Troianiello e Marino Veglia (Insieme per il Futuro) fanno sapere di aver abbandonato il tavolo poco dopo l’inizio della riunione, in aperta polemica con la maggioranza.

La rottura si è consumata quando i tre consiglieri di opposizione hanno chiesto di visionare i progetti dell’amministrazione relativi a chioschi e bancarelle, ma il dirigente dell’Ufficio tecnico Gianluca Fimiani li ha invitati a presentare preventivamente una formale richiesta di accesso agli atti. Laddove la maggioranza ha richiesto il rispetto della forma, per Caccuri, Troianiello e Veglia «appellarsi a formalismi e cavilli burocratici, anziché rispondere con trasparenza e collaborazione, rappresenta un chiaro segno di mancanza di buona fede».

In più ritengono la richiesta «Un comportamento che, in un momento tanto delicato, risulta del tutto privo della disponibilità e del senso di responsabilità che la gravità della situazione richiederebbe». I tre consiglieri di opposizione, inoltre, hanno annunciato la richiesta di «un incontro al Prefetto di Napoli affinché valuti l’accaduto e vigili sul rispetto dei diritti e delle prerogative riconosciuti ai Consiglieri Comunali».

L’opposizione, nel ribadire «il proprio impegno per una soluzione immediata e sostenibile alla crisi che coinvolge decine di operatori economici», ha aggiunto che «continuerà a vigilare affinché ogni passaggio amministrativo sia rispettoso delle regole, ma ancor prima della dignità delle persone. La politica, quella vera, non può e non deve ridursi a una schermaglia procedurale né rifugiarsi dietro il silenzio».

Eppure quando la vicenda chioschi e bancarelle era arrivata in consiglio comunale, maggioranza e opposizione erano riuscite a trovare una convergenza. «Fin dall’inizio, in Consiglio Comunale – hanno spiegato Caccuri, Troianiello e Veglia – abbiamo dimostrato disponibilità al confronto e al dialogo costruttivo, sostenendo con il nostro voto favorevole una proposta deliberativa che, in via temporanea, avrebbe consentito agli esercenti di svolgere la propria attività su suolo privato, in attesa di una soluzione definitiva e conforme alla normativa».

«Con il medesimo spirito – hanno proseguito – al secondo giorno di manifestazioni e tensioni, nella giornata di giovedì 12 giugno, abbiamo chiesto un incontro urgente con il sindaco, alla presenza dei dirigenti e delle forze dell’ordine».

L’incontro, come detto, non è proseguito nel solco della collaborazione. Ma intanto, mentre la politica si scontra, la problematica dei venditori ambulanti resta. E si fa sempre più spinosa. La proposta approvata dal consiglio comunale nei mesi scorsi di far svolgere l’attività degli ex chioschi e bancarelle temporaneamente su un suolo privato non è andata a buon fine.

Anzi, nella protesta iniziata l’11 giugno i venditori rimasti senza lavoro da ottobre hanno chiesto espressamente al sindaco Carmine Lo Sapio di poter tornare a lavorare su suolo pubblico, in attesa di riassegnare le concessioni sulla base della legge Bolkestein.

L’amministrazione comunale aveva inoltre previsto la realizzazione di una “galleria commerciale”, formata da chioschi progettati dal Politecnico di Milano e da assegnare in fitto con bando pubblico. Anche a questa proposta è arrivato il “No grazie” dei venditori ambulanti. Al momento, dunque, le posizioni sembrano abbastanza distanti tra loro. Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni mentre l’amministrazione comunale è al lavoro per trovare una soluzione condivisa alla situazione dei lavoratori.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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