A Torre Annunziata la “Settimana dello Scrittore” nel ricordo di Michele Prisco
TORRE ANNUNZIATA. Napoli e la Napoletanità sono state protagoniste, mercoledì 4 giugno scorso, di una conferenza aperta al Lido Eldorado di Torre Annunziata. Durante l’incontro, gli studenti del territorio oplontino, hanno avuto l’opportunità di dialogare con Ciro Pellegrino, Massimiliano Virgilio, Sabrina Efionayi, Antonio Menna, Marco Zurzolo e Pasquale Federico sull’ “identità” della città di Napoli.
La settimana dello scrittore è stata promossa dalla Libreria Libertà di Torre Annunziata e dal Centro Studi Michele Prisco, ed ha coinvolto diverse associazioni locali. Iniziative dove letture, testimonianze e confronti letterari, si estendono al più ampio arco culturale, interessando il turismo diffuso nel vesuviano, territorio dalle comuni radici archeologiche della “Grande Pompei”.
Un’occasione che, certamente, incentiverà la passione per la lettura, con tutto quello che comporta in termini di arricchimento umano in un contesto sociale progressivamente più consapevole, creativo e propositivo. Molti scrittori, anche nei prossimi giorni, firmeranno le copie dei libri ai propri lettori.
La serata inaugurale dell’iniziativa ha riscosso grande interesse. Si è tenuta presso Villa Astrea, dimora di fine ottocento, appartenuta ai Voiello (imprenditori pastai tramontati col loro settore produttivo), che ora ripone speranze in una “seconda vita” nell’attività di bed & breakfast in un contesto di accoglienza turistica. Ci sono fondate speranze di ripresa ambientale, ma servono sicurezza, gentilezza, servizi urbani e fantasia.
La prima serata della settimana dello scrittore, nel ricordo di Michele Prisco, si è aperta con una conferenza articolata su diversi argomenti collegati, sotto la conduzione dell’avvocato, Aldo Avvisati, e si è svolta nella saletta d’accoglienza di Villa Astrea, all’ingresso di in una palazzina di 2 piani, immersa nel verde nel centro storico torrese.
Al centro del dibattito, la descrizione del personaggio Michele Prisco, ed il commento tra realismo e visionarietà nel contesto letterario del secolo breve della sua famosa opera giovanile “La Provincia Addormentata”. Si tratta di una raccolta di racconti in cui, l’autore, ha parlato della staticità della sua comunità paesana, passiva al cambiamento epocale.
Quest’opera valse al giovane Prisco la medaglia d’oro per esordienti al Premio Strega. All’incontro di mercoledì scorso, inoltre, è stata anche sottoscritta una petizione per sostenerne la ristampa, perché che il volume attualmente non è disponibile.
Il Centro Studi Michele Prisco è stato rappresentato al desk da Caterina Prisco, figlia del famoso scrittore e presidente dell’associazione. Presente anche Antonio Cirillo, ex magistrato, giornalista e vincitore del Premio Oplonti d’Argento Opera Prima. La sua più recente pubblicazione è “La scandalosa Margot” (Il Quaderno Edizioni).
Nella quarta edizione della settimana dello scrittore, promosso dalla libreria la libertà di Torre Annunziata, in sinergia con il Centro Studi Michele Prisco, sono stati annunciati propositi ambiziosi, perché s’intende verificare se sono ancora attuali le critiche mosse 75 anni fa da Prisco alla sua comunità d’origine. In altre parole, ci si chiede: la provincia vesuviana oplontina ha motivi validi per aspirare al progresso sociale che è condizione necessaria di quello economico?