Sogno di Volare: successo per “Lisistrata” al Teatro Grande di Pompei
POMPEI. Un ballo collettivo sfrenato, dal valore apotropaico, ha avuto luogo nell’arco scenico del Teatro Grande degli Scavi di Pompei a conclusione della commedia classica “Lisistrata”, ispirata al testo di Aristofane nelle recite del 24 e 26 maggio 2025 con la regia di Marco Martinelli e la musica di Ambrogio Sparagna.
Sono state previste repliche mercoledì 28 maggio al teatro Dante Alighieri di Ravenna, sabato 4 ottobre al teatro Olimpico di Vicenza, sabato 15 e domenica 16 novembre al Piccolo Teatro di Milano, Studio Melato.
Lo spettacolo ha regalato al pubblico plaudente una libera, spigliata e creativa chiave di lettura della celebre commedia del teatro greco a cui hanno contribuito con innata energia i ragazzi del liceo “Pascal” di Pompei, del liceo “De Chirico” di Torre Annunziata, dell’istituto tecnico “Pantaleo” di Torre del Greco e dell’istituto tecnico “Elia” di Castellammare di Stabia.
La positiva ricaduta sociale e culturale dell’iniziativa si è giovata della magia stellare e stellata del Teatro Grande di Pompei. È risultato molto utile all’iniziativa il sostegno economico dell’eccentrica cantante pop Madonna e il contributo del Parco Archeologico di Pompei, fatto non solo di soldi, ma anche di cuore ed impegno civile.
I 120 studenti, attori di natura, sono stati ingaggiati dal Parco nelle scuole del territorio per la messa in scena della quarta edizione di “Sogno di Volare”, che ancora una volta sostiene con validi argomenti il valore universale della pace e l’impegno morale, necessario nell’educazione dei sentimenti e comportamenti giovanili.
«Se non c’è pace nei cuori non ci sarà pace del mondo» conclude la presentazione dell’iniziativa di Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco, che da tempo utilizza, con iniziative propositive, le conoscenze archeologiche pompeiane come leva culturale e mediatica per sollecitare economia e locale e sentimenti civili.
Aristofane si rivela frequentemente nelle sue commedie un osservatore sociale critico e incisivo, perché riesce a trarre esperienze da episodi di vita concreta per trovare argomenti propositivi a beneficio dell’affermazione di un superiore bene morale.
Nel caso in questione, la guerra dell’astensione dal sesso la propone evidentemente come espediente per superare un male comune che le donne hanno percepito in anticipo rispetto ai loro partners. Ne consegue che la contesa di femmine contro maschi è necessariamente un espediente limitato nel tempo e finalizzata alla tranquillità familiare. All’epoca i figli si partorivano solo con gli accoppiamenti sessuali. Ne consegue che era necessario tenere il talamo coniugale fuori dalle dispute.
Lisistrata, ovvero “colei che scioglie gli eserciti”, si impegna, perciò, a convincere ed aggregare le donne sue conterranee ad associarsi per una giusta causa che riguarda il raggiungimento di una tregua civile, possibile solo con la sospensione della sanguinosa guerra allora in corso nel Poloponneso.
Il progetto artistico “Sogno di Volare” in collaborazione col Ravenna Festival, il Teatro Nazionale di Napoli e il teatro delle Albe di Ravenna è al quarto anno di attività. Dopo “Uccelli”, “Acarnesi” e “Pluto” di Aristofane gli studenti hanno “concepito” con la regia di Martinelli “Lisistrata”. Il metodo resta quello da lui definito “della non-scuola di teatro” con cui si si mette in palcoscenico la spontaneità istintiva dei giovani protagonisti a scapito delle prassi canoniche.