Il Festival Internazionale del Cinema di Pompei accende i riflettori sull’identità culturale
POMPEI-TORRE ANNUNZIATA. Dal 3 all’8 giugno 2025, tra Pompei e Torre Annunziata, si svolgerà il Festival Internazionale del Cinema di Pompei, una rassegna che si propone come punto di incontro tra il cinema italiano e opere inedite provenienti da tutto il mondo. A inaugurare la kermesse sarà il regista Enrico Vanzina, anche direttore artistico del festival, che ne ha sottolineato il valore come strumento di tutela e valorizzazione delle identità culturali.
Presentato nei giorni scorsi al Maximall Pompeii di Torre Annunziata dalla presidente Annarita Borelli, il festival vuole essere un’occasione di confronto su temi cruciali del presente: linguaggio, storia, turismo, archeologia, giustizia sociale, emancipazione femminile. Otto i lungometraggi in concorso, provenienti da Africa, Germania, Francia, Turchia, Messico, Giappone, Cina e Italia. L’unico titolo italiano in gara è “Da cosa nasce cosa”, diretto e interpretato da Gino Rivieccio. Un’ulteriore opera sarà presentata fuori concorso.
Le proiezioni e gli incontri si terranno nel nuovo Nexus Maximall Entertainment, struttura inaugurata a fine aprile. Il costo dei biglietti sarà simbolico, con l’obiettivo di favorire la partecipazione, soprattutto dei giovani di un’area fino a poco tempo fa priva di sale cinematografiche.
In programma anche quattro panel tematici con la partecipazione di registi, critici, accademici, stilisti e rappresentanti del mondo culturale, tra cui l’Accademia della Crusca. Nei giorni centrali del festival sono previsti incontri gratuiti con i registi Marco Risi, Gianni Amelio, Neri Parenti e lo stesso Vanzina, per approfondire il rapporto tra cinema e territorio, linguaggio, costume e turismo.
Gran finale l’8 giugno nell’Anfiteatro degli Scavi di Pompei, con red carpet e cerimonia di premiazione condotta da Sergio Assisi. Durante la serata verranno conferiti premi alla carriera a Neri Parenti e Luca Ward, con l’accompagnamento dell’Orchestra della Banda dell’Esercito Italiano, il mezzosoprano Lucia Rubedo e il violino di Marta Pignataro. Lo scultore Domenico Sepe ha realizzato i riconoscimenti che saranno consegnati agli ospiti.