La celebrazione del centenario del Campanile di Pompei, tra storia e spiritualità

POMPEI. Il 24 maggio 2025, Pompei ha celebrato il centenario dell’inaugurazione del Campanile del Santuario, uno dei simboli più rappresentativi della città mariana. Un convegno intitolato “Architettura e tecnica del Campanile del Santuario di Pompei”, tenutosi presso la Sala Marianna De Fusco alle ore 16.30, ha aperto ufficialmente le celebrazioni, offrendo un’occasione preziosa per riflettere sulla storia, l’arte e la spiritualità legate a questo monumento imponente e carico di significati.

Il primo intervento del convegno, curato dal professor Roberto Castelluccio, ha esplorato gli aspetti architettonici e tecnici della costruzione, segnalando l’ingegnosità e il rigore stilistico che la contraddistinguono. È seguito il contributo di Armando Marinelli, in rappresentanza della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, che ha illustrato le caratteristiche del concerto campanario, composto da otto campane fuse con cento quintali di bronzo ricavato da cannoni di guerra.

A chiudere gli interventi, mons. Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, ha offerto una riflessione teologica dal titolo “Il Campanile di Pompei: per una spiritualità del Sacro Cuore di Gesù”, ponendo l’accento sul profondo legame tra la struttura e la devozione religiosa che la ispira.

Alla tavola rotonda ha partecipato anche l’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, che ha poi preso parte alla cerimonia commemorativa svoltasi ai piedi del Campanile. Presenti anche il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, e il Prefetto di Napoli Michele di Bari.

L’imponente costruzione, alta 80 metri, fu terminata nel 1925 dopo tredici anni di lavori, iniziati nel 1912. Progettato dall’architetto e Servo di Dio Aristide Leonori, con la collaborazione del fratello Pio, il Campanile fu concepito come espressione tangibile di fede e bellezza. Leonori non fu soltanto l’ideatore dell’opera, ma anche il direttore dei lavori e il disegnatore delle campane, dei portali e degli angeli che adornano la struttura.

Realizzato esternamente in granito grigio con inserti di marmo bianco, il Campanile si sviluppa su cinque ordini architettonici, rastremati verso l’alto, secondo i canoni dello stile corinzio e composito. Le colonne lucidate a specchio e i dettagli scolpiti testimoniano una maestria artigianale che coniuga eleganza e solidità. All’interno, una scala di ferro composta da 360 gradini su 36 rampe si snoda lungo una struttura in mattoni pressati sostenuta da un’armatura metallica a castello.

L’ingresso principale è segnato da un portale bronzeo decorato con un altorilievo raffigurante l’apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque. Più in alto, nel terzo ordine, si trovano quattro angeli trombettieri in bronzo, mentre nel quarto ordine, in una nicchia, campeggia una statua in marmo di Carrara del Sacro Cuore, alta sei metri. Il Campanile è impreziosito da iscrizioni in bronzo dorato, tra cui “Venite ad Me Omnes” e “Cordi Jesu Sacrum”, e da una croce gemmata in rame e bronzo benedetta da papa Pio XI, che sovrasta la cupola conclusiva del monumento.

Le otto campane, capolavori della Fonderia Marinelli di Agnone (Cb), rappresentano non solo un richiamo liturgico, ma anche un messaggio di pace, essendo state fuse con materiale bellico riconvertito, in particolare con la fusione di 100 quintali di cannoni da guerra.

Danneggiato dal sisma del 1980, il Campanile fu sottoposto a un accurato restauro e consolidamento strutturale tra il 1986 e il 1988. Oggi, grazie anche a un ascensore interno accessibile dalla porticina posteriore, è possibile salire al belvedere, da cui si gode una vista panoramica sull’intera vallata pompeiana.

Il centenario del Campanile non è solo l’occasione per celebrare una ricorrenza cronologica, ma un invito a riscoprire il valore culturale e spirituale di una costruzione che, da un secolo, accompagna la vita religiosa della città e dei pellegrini che ogni anno si recano al Santuario. Un monumento che, con la sua presenza silenziosa e solenne, continua a unire arte, fede e memoria.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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