“Sogno di Volare” apre la stagione estiva al Teatro Grande di Pompei con “Lisistrata”

POMPEI. La comicità di Aristofane esilarante, provocatoria, paradossale, surreale per una commedia che parla di guerra, di ribellione, di emancipazione,  ma anche di collaborazione tra fazioni contrapposte per raggiungere un bene comune, andrà in scena al Teatro Grande di Pompei sabato 24 e lunedì 26 maggio alle ore 21.00. E saranno gli studenti delle scuole del territorio ad aprire la stagione estiva.

Con 120 ragazzi, 90 dei quali partecipanti allo spettacolo, provenienti dai licei e dagli istituti tecnici della provincia vesuviana, Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, si rende concreto il concetto di teatro come “educazione morale”, come esigenza di stabilire un concreto legame con il patrimonio culturale d’appartenenza.

Lisistrata, colei che scioglie gli eserciti, messa in scena nel 411 a. C ad Atene, è il primo esempio drammaturgico incentrato sull’emancipazione femminile, non solo come atto di ribellione al genere maschile, ma soprattutto come momento di aggregazione tra donne che unite decidono di proporre agli uomini una sorta di compromesso: se i consorti non cesseranno il fuoco, le loro compagne si rifiuteranno di concedersi.

Non è sola in questa protesta ma tira in mezzo anche altre donne, come la spartana Lampito’ e l’altolocata Cleonice. Una commedia che parla di guerra, di ribellione, di emancipazione, ma anche di collaborazione tra fazioni contrapposte per raggiungere un bene comune.

Aristofane, feroce critico del populismo imperialista dei demagoghi. La sua commedia scruta indiscreta, talvolta pettegola e sfrontata, il vissuto quotidiano dell’uomo comune, la sua mediocre esistenza, stretta tra necessità e piccole e grandi aspirazioni. Lo sfondo è l’agglomerato urbano, il linguaggio è quello delle piazze e dei mercati.

Il progetto nasce da un’idea del direttore generale del parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel ed è realizzato grazie a un protocollo di intesa con l’cfficio regionale scolastico della Campania. Il progetto, di cui è Rup Maria Rispoli, vede la partecipazione delle scuole: liceo E. Pascal di Pompei, l’istituto superiore E. Pantaleo di Torre del Greco, il liceo G. de Chirico di Torre Annunziata e l’Istituto Superiore R. Elia di Castellammare di Stabia.

Economicamente il progetto è sostenuto dal parco archeologico di Pompei e dalla fondazione “Ray of light” dell’artista Madonna che ha voluto finanziare l’intero progetto di questa edizione, testimoniando come l’arte e la cultura rappresentino investimenti per l’avvenire di molti ragazzi, alcuni dei quali ha conosciuto quando è stata in visita a Pompei.

Lo spettacolo replicherà mercoledì 28 maggio al teatro Dante Alighieri di Ravenna, sabato 4 ottobre al teatro Olimpico di Vicenza, sabato 15 e domenica 16 novembre al Piccolo Teatro di Milano, Studio Melato. Il progetto, in collaborazione con il Ravenna Festival, il teatro nazionale di Napoli e il teatro delle Albe di Ravenna, dopo l’edizione zero del 2022 si avvia al quarto anno di attività, del triennio 2023 – 2025 dedicato ad Aristofane.

Dopo Uccelli, Acarnesi e Pluto, gli studenti “mettono in vita” Lisistrata con la regia di Marco Martinelli che applica la sua metodologia della non-scuola di teatro e l’ormai trentennale esperienza con gli adolescenti, con cui è stato capace di abbattere le ortodossie accademiche e recuperare il senso vitale del fare teatro.

«Il teatro nasce così: cittadini, abitanti della città che si raccontano, mettono in scena storie che parlano del mito, del passato, ma sempre anche della loro vita – spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel – Con i ragazzi e le ragazze del territorio stiamo recuperando quel senso, e dopo aver assistito ad alcune prove, posso solo dire che quest’anno sarà uno spettacolo fortissimo, chi vuole capire le origini e la forza del teatro occidentale venga a vedere. È emozionante vedere come un testo classico possa sprigionare la creatività e l’espressività dei giovani di oggi, che vivono in un territorio considerato difficile, e da certi punti di vista lo è».

Lisistrata descrive un colpo di Stato messo in atto dalle donne di Atene e Sparta, guidate dall’ateniese Lisistrata: esse costringono Ateniesi e Spartani a stipulare la pace, ricorrendo allo “sciopero sessuale” come arma di ricatto politico. Con la mediazione della protagonista si conclude infine la pace e la commedia termina fra canti e danze.

«Dalle macerie della guerra si impone la figura di Lisistrata, una donna che, attraverso l’ingegno e la determinazione, riesce a influenzare le decisioni politiche e sociali, sfidando le convenzioni del suo tempo, una pacifista ante litteram, modernissima, conscia che la pace non possa passare per le armi – racconta il regista Martinelli -. A questi piccoli uomini, che fanno a gara per avere, per possedere, Lisistrata intuisce che vada tolto un bisogno primordiale: il sesso».

Marco Martinelli, fondatore insieme a Ermanna Montanari del teatro delle Albe, è tra i più importanti drammaturghi e registi del teatro italiano, e ha vinto ben sette volte il premio Ubu come drammaturgo, regista, pedagogo. Le sue drammaturgie sono state tradotte, pubblicate e messe in scena in dodici paesi in Europa e nel mondo. Ha sviluppato inoltre negli anni un’esperienza di lavoro teatrale con gli adolescenti, che gli ha fruttato altri premi e riconoscimenti a livello internazionale.

In Campania in particolare Martinelli nel 2006 a Napoli ha dato vita ad “Arrevuoto”, un progetto dell’allora teatro Stabile di Napoli, per il quale ha ricevuto il premio dell’Associazione nazionale dei critici di teatro e il premio Ubu come “progetto speciale”. Nel 2007 ha diretto Punta Corsara, col sostegno della Fondazione Campania Festival.

Nel 2017 ha pubblicato, per Ponte alle Grazie, “Aristofane a Scampia”, che ha vinto il premio dell’Associazione nazionale dei critici francesi come “miglior libro sul teatro” pubblicato in Francia nel 2021per Actes Sud. Nell’estate 2022 Martinelli ha debuttato a Ravenna Festival con il Paradiso dantesco, ideato e diretto insieme a Ermanna Montanari, ultima anta del progetto La Divina Commedia iniziato nel 2017 e prodotto sempre da Ravenna Festival.

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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