Anche in Campania torna Pint of Science: la scienza raccontata nei pub
NAPOLI. Pint of Science torna a Napoli, Benevento e Caserta con un’edizione ricca e sempre più inclusiva: dal 19 al 21 maggio 2025 quattordici pub ospiteranno 38 eventi gratuiti in cui ricercatori e ricercatrici incontreranno il pubblico per raccontare la scienza nel modo più diretto e accessibile possibile. Il festival, nato nel 2013 nel Regno Unito, è oggi il più grande evento internazionale di divulgazione scientifica dal vivo, con l’obiettivo di portare la scienza fuori dai laboratori e dentro la quotidianità, dove può incuriosire, stupire e far riflettere.
Pint of Science si rivolge a tutte e a tutti: appassionati, studenti, lavoratori, famiglie, semplici avventori dei pub. Sotto un unico gruppo di lavoro, ricercatori, dottorandi, attivisti volontari tra Napoli, Benevento e Caserta propongono quest’anno un’edizione ricca e varia, ma soprattutto radicalmente estesa sul territorio.
In sole tre serate, l’intera area metropolitana di Napoli sarà interessata da incontri divulgativi a suon di pinte di birra. Nella zona flegrea, ci si può recare al Flannery Pub a Fuorigrotta per scoprire cosa sono i batteri estremofili con Annarita Ricciardelli (Biologia-Unina), il ruolo della chimica nel futuro della robotica con Giuseppe Antinucci (Dsc-Unina) e nello sviluppo di materie plastiche con Francesco Zaccaria (XPlore), ma anche al Lido Pola di Bagnoli per discutere della relazione tra tecnologia e società con i collettivi Reclaim the Tech, Game of Tech e Demand, di Campi Flegrei e gestione dei rischi con Aldo Zollo (Fisica-Unina), di missioni antartiche con Daniele Bellardini (Szn & UniGenova), oppure al Factory Club di Pozzuoli per incontrare Nicola Isernia (Dieti-Unina) che parlerà di nucleare e Stefano Vitale (Distar-Unina) per luci e ombre sul bradisismo.
Nella zona vesuviana, ci si può intrattenere allo Sturgis a Brusciano per discutere di energia e cambiamento climatico con Giuseppe Nasti (Enea) e Raffaele Iossa (Apper lab-Unina), al Cobar a Torre del Greco in compagnia di Giuseppe De Natale (INGV), Davide Massarotti & Giuseppe Serpico (Fisica-Unina) e Mariella Tagliamonte (Irccs Pascale) per lasciarvi attrarre dai discorsi sui vulcani di Napoli, sui computer quantistici e sull’immunoterapia.
Al Pub27 a Pompei ci potrà far affascinare dalle nuove frontiere nella genetica in compagnia di Edgardo Filippone (Agraria-Unina) e Paolo Grumati (Tigem & Medicina-Unina) e da nuove risorse possibili provenienti da ambienti estremi con Flavia Migliaccio & Gabriella Gallo (Biologia-Unina), mentre al Craft27 di Torre Annunziata si potrà incontrare Marco Refuto, Vittorio Sammaria (Fisica-Unina) e Pierluigi Arpenti (Prisma Lab, Dieti-Unina) per parlare di fisica teorica e applicata, dal Bosone di Higgs alla robotica su gambe.
Al centro storico si troveranno eventi su fauna urbana, fecondazione assistita e idrogeno all’Ennò con Valerio Russo (K’Nature & UniMolise), Giuseppe Iorio (Ostetricia e Ginecologia – Unina) e Mariano Parente (Distar-Unina) & Donato Giovannelli (Biologia-Unina), oppure al Drinks Point si discuterà dei risvolti della tecnologia nella società con Michele Cirillo (Unisa), di cybersecurity con Federico Santilli (Ingegneria Informatica-Unina) e si potrà assistere alla costruzione di un esperimento scientifico con Dario Vincenzi (Fisica-UniRoma3), Fabrizio Salerno (Infn) e Giacinto Boccia (Fisica-Unina).
A Chiaia ci si potrà fermare da Vinarì per dibattere di sostenibilità e sicurezza nell’aerospazio, nell’industria agro-alimentare e nell’edilizia con Tommaso De Angelis (SpaceFrontier), Fabrizia Sepe (Cnr-Iret) e Mariacarla Fraiese (Dicea-Unina), mentre al Vomero una sosta allo Slash+ incuriosirà il pubblico Marco De Cesare (Ssm) e le sue osservazioni cosmologiche, Dario Righelli (Dieti-Unina) e l’applicazione dell’IA alla bioinformatica, infine Ulderico Dardano (Matematica-Unina) ed i suoi studi sulle tassellazioni geometriche dello spazio.
A Caserta, La Quinta Pinta ospita gli interventi di Martina Dragone (Distabif-UniCampania) e Giovanni Dal Poggetto (Cnr-Ipcb) sulla forma delle proteine e delle terapie antitumorali.
A Benevento, le serate targate Pint of Science saranno animate in Vico Noce dove, tra Craven Road e Safarà, la manifestazione sarà aperta dal rettore dell’Università degli studi del Sannio, Gerardo Canfora, presentando potenzialità e controversie in tema di intelligenza artificiale, e si potrà inoltre dibattere di minerali, onde gravitazionali e campi elettromagnetici insieme a Chiara Germinario (Dst-UniSannio) & Francesco Izzo (Distar-Unina), Lucrezia Zerillo & Giulia Luna Bergantino (UniSannio), Matteo Califano (Ssm & liceo scientifico “G. Rummo”).
«Anche quest’anno Pint of Science si riconferma come un evento di riferimento nel panorama mondiale della divulgazione scientifica. Con la nostra attività vogliamo avvicinare quante più persone possibile a scienza e tecnologia» afferma Alessia Tricomi, presidentessa dell’associazione Pint of Science Italia.
«Abbiamo lavorato al programma per portare argomenti di grande attualità e importanza, ma soprattutto cercando di offrire una proposta divulgativa che agisca con grande capillarità su tutto il territorio. Con Pint of Science, la scienza smette di essere distante e torna ad abitare i luoghi della socialità e della curiosità condivisa. Una pinta alla volta» aggiunge la coordinatrice di Napoli-Benevento-Caserta, Arianna Massaro. Per tutte le informazioni sul programma, gli orari e le prenotazioni, è possibile consultare il sito ufficiale di Pint of Science Italia e seguire l’evento sui canali social (Facebook e Instagram).
Anche per l’edizione 2025, Pint of Science Italia può contare sul sostegno di importanti partner che condividono l’obiettivo di rendere la scienza accessibile a tutti, al di fuori degli ambienti accademici e nei luoghi della vita quotidiana.
Tra i partner nazionali ci sono l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che accompagna Pint of Science Italia dalla sua prima edizione, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), il National Quantum Science and Technology Institute (Nqsti), e Mnesys a supporto delle tematiche a loro affini.
A sostenere l’edizione napoletana si riconfermano la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli studi di Napoli Federico II (“Neapolis” Sbsb-Unina) e l’Ordine Regionale dei Chimici e dei Fisici della Campania (Ocf), integrati quest’anno dall’Università degli studi del Sannio (UniSannio) e Isuschem S.r.l. a supporto del team estesosi anche nel beneventano e nel casertano.
Grazie al contributo e alla fiducia di questi enti, Pint of Science Italia 2025 continua a crescere e a portare la scienza ovunque. “Last but not least”, i numerosi pub, bar e locali che da anni ospitano la manifestazione, rendendola di fatto possibile, e con i quali ormai si è instaurato un rapporto di consolidata amicizia.
La storia di Pint of Science parte nel 2012. Michael Motskin e Praveen Paul erano due ricercatori all’Imperial College di Londra. Diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero.
L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori. Pensarono che, se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science. Nel maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science (nel solo Regno Unito) che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro innovativo agli amanti della scienza e della birra.
In Italia, la manifestazione è sbarcata nel 2015 coinvolgendo all’inizio sei città: Genova, Trento, Siena, Roma, Pavia, Milano. L’edizione italiana 2024 ha visto la partecipazione di oltre 200 ricercatori e ricercatrici, protagonisti di tre serate di scienza in 24 città italiane, da nord a sud.
L’evento si è svolto in contemporanea in 26 Paesi del mondo, coinvolgendo più di 250 città, oltre 2.000 speaker e tutti i continenti, riaffermando Pint of Science come il più grande evento internazionale di divulgazione scientifica dal vivo.