Ravello Festival 2025, grandi orchestre e solisti d’eccezione sul belvedere di Villa Rufolo
RAVELLO. Tutto pronto per il Ravello festival 2025. A fare da sfondo uno dei panorami più belli del mondo, nell’aria i sentori del mare e dei limoni della costiera amalfitana, intorno lo splendido giardino fiorito di villa Rufolo che già incantò Wagner: è questo lo scenario magico che anche nell’estate 2025 accoglierà alcune delle più note compagini orchestrali di oggi.
Dal 6 luglio al 25 agosto, saranno 15 i concerti organizzati dalla fondazione Ravello, guidata dal presidente Alessio Vlad con la direzione generale di Maurizio Pietrantonio e la direzione artistica di Lucio Gregoretti, realizzati grazie al sostegno della regione Campania.
Presenti agli eventi le italiane dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala e la Royal Philharmonic orchestra, insieme a solisti e bacchette eccellenti, tra cui Daniel Harding, Yuja Wang, Myung-Whun Chung, Stefano Bollani, Kent Nagano e Michael Spyres, giovani in ascesa e collaborazioni con le istituzioni musicali campane, per offrire al pubblico l’esperienza unica del Ravello Festival giunto alla 73a edizione.
«La chiarezza è la condizione preliminare per definire un progetto culturale – ha detto Alessio Vlad –. Con questo presupposto abbiamo condiviso l’avvio di un percorso, ponendoci come primo obiettivo quello di assicurare un livello di qualità, alto e omogeneo, che onori il luogo e la tradizione di uno dei più antichi festival italiani. Il rapporto unico tra musica e paesaggio che caratterizza Ravello deve essere uno stimolo a costruire una proposta culturale sorretta da un indirizzo etico. Per questo il Festival deve essere considerato come parte di un progetto generale in cui le attività di formazione, di divulgazione, di tutela dei beni e del paesaggio diano la possibilità affinché la conoscenza e la consapevolezza diventino le regole per affrontare il presente e preparare con continuità il futuro».
«Per questa 73esima edizione – ha sottolineato il direttore artistico Lucio Gregoretti – il Festival torna a ospitare orchestre, direttori e solisti tra i più prestigiosi della scena internazionale, accanto a formazioni emergenti e realtà territoriali di eccellenza. Un programma pensato come un grande paesaggio musicale in cui convivono epoche, stili e sensibilità diverse, nel segno dell’ascolto, della qualità e dell’incontro tra culture. Mai come in questo momento, in cui il mondo è lacerato da conflitti, violenza e sopraffazione, è importante ricordare che i grandi risultati della storia, artistici e scientifici, sono spesso nati dall’unione di differenze. Il Ravello Festival vuole essere un piccolo contributo alla convivenza armoniosa delle diversità, attraverso la forza della musica».
Il festival si apre domenica 6 luglio, alle ore 20, sul Belvedere di villa Rufolo con un concerto – in esclusiva per Italia-, di Jérémie Rhorer alla guida della sua orchestra Le Cercle de l’Harmonie: fondata nel 2005, è una compagine che usa strumenti d’epoca per restituire al repertorio classico e romantico le sue più autentiche sonorità. Composta da musicisti formati nei principali centri europei, è ospite di teatri e festival internazionali e proporrà naturalmente Wagner con il preludio da Parsifal e l’ouverture da Tannhäuser, seguite dalla Symphonie fantastique di Hector Berlioz, omaggiando così il celebre compositore legato a Ravello e il padre del romanticismo francese.
Uno degli appuntamenti più attesi del festival, da oltre 30 anni, è il concerto all’alba in programma lunedì 11 agosto alle ore 5:15 con l’orchestra filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Giuseppe Mengoli che, nella magia del sorgere del sole eseguirà l’ouverture dall’olandese volante di Wagner, la suite n. 1 delle musiche di scena per Peer Gynt di Edvard Grieg e la quarta sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Novità del 2025 il ciclo di incontri introduttivi nei più celebri alberghi di Ravello, Caruso, palazzo Avino e Rufolo, con giornalisti, critici, interpreti che guideranno il pubblico – anche quello straniero -, grazie alla possibilità di seguire in traduzione inglese, prima dei concerti: Alberto Mattioli, Josephine Lee, Andrea Estero, Marcello Filotei, Gregorio Moppi, Stefano Valanzuolo, Carla Moreni, Roberta Pedrotti, Nicola Cattò.